SIMILITUDINI

SIMILITUDINI

SIMILITUDINI è il titolo dell’opera con la quale l’artista vuole aprire la presentazione del suo progetto, in quanto essa racchiude il significato delle diverse tematiche affrontate, quali: razzismo, violenza, rispetto, integrazione, fame.
L’opera prende spunto da una poesia dell’autore stesso, che ha voluto dare visibilità al concetto in essa contenuto, attraverso l’utilizzo di oggetti di uso comune, quale l’uovo, che ben si presta ad espletarne il significato, proprio per le sue caratteristiche, ovvero la particolare fragilità esteriore e la grande importanza del suo contenuto.
La stratificazione piramidale della società, il ruolo, la razza, i difetti, le differenze di colore, lingua, cultura, sono elementi che non possono modificare quello che siamo.
“Sono i nostri difetti, le nostre debolezze, le nostre diversità fisiche e mentali, le differenze di razza, culturali e sociali, le nostre imperfezioni, che ci rendono simili, nelle fragilità delle nostre esteriorità e nella ricchezza del nostro contenuto”, è il testo poetico inserito per esplicitare e rafforzare il messaggio che l’autore vuole trasmettere, al fine di agevolare la chiave di lettura e l’interpretazione del significato concettuale.
La teca di plexiglass oltre a completare e rendere visibile l’opera, vuole rappresentare la trasparenza del nostro essere, nonostante i vani tentativi di mascherarlo o nasconderlo.

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