Lacrime
Il momento dell’elaborazione artistica prevede sempre, nel mio caso, una parte dedicata allo studio scientifico del linguaggio e una parte più emotiva. Cercando il significato di “elaborare” mi sono imbattuto in una definizione riferita al cibo che dice: “concuocerlo negli organi digerenti disponendolo all’assimilazione”. Allo stesso modo ho cercato di elaborare il lutto utilizzando come materiale il dolore che ho provato in questo ultimo periodo della mia vita e piangendolo ho avuto modo di esternarlo e di vederlo tradotto in forma, e quindi in lacrime. Questo parte intima e personale si lega in modo molto forte alla stessa parola lutto la cui radice latina è luctus da lugére = piangere. Saranno così esposte le mie lacrime come una sorta di reliquia che contenga l’energia utile a portare avanti un messaggio di speranza e di dedizione verso un’importante causa. L’opera si staglia in quello spazio che esiste tra essa e il suo spettatore perché l’oggetto diventa simbolo del procedimento che serve per crearlo, il pianto.
Opera presentata per la mostra: Elaborare il lutto. L’arte orfana della specie
COLLABORAZIONI: Cesare Toffolo Maestro del vetro di Murano
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