DE HUMANA PROPORTIONE

DE HUMANA PROPORTIONE

1. PROLOGO
Che cos’è l’uomo?
Un vaso fragile per qualsivoglia scossa e qualsivoglia urto;
non è necessaria una grande tempesta perché tu sia distrutto;
ovunque sbatterai, ti romperai.
Che cos’è l’uomo?
Un corpo debole e fragile, nudo,
inerme per sua propria natura,
bisognoso dell’aiuto altrui, esposto
a tutte le offese della sorte.
Che cos’è?

2. AMORE
Amore non dà altro che se stesso.
E non prende niente se non da se
Quando l’amore vi parla credetegli
Ma la sua voce potrebbe scuotere i vostri sogni.
Quando l’amore vi chiama, seguitelo.
ma le sue vie sono difficili
L’amore è sufficiente all’amore.
Seguitelo.

3. DONI
Poco è donare i propri beni,
Dare è offrire se stessi.
Dare è vivere, serbare è morire.

4. BELLEZZA
La bellezza è dolce e gentile.
Cammina tra noi, timida della sua stessa gloria.
La bellezza è fatta di delicati bisbigli.
Parla nel nostro spirito.
La bellezza non è un bisogno, ma un’estasi.
Non è l’immagine che vorreste vedere, né il canto che vorreste udire,
ma piuttosto un’immagine che vedreste però chiudono gli occhi.
È una canzone che sentireste però tappandovi le orecchie.
La bellezza è l’eternità che ammira se stessa in uno specchio.
Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio.

5. LEGGI
Stilate.
Emanate.
Infrante.
Leggi infrante.
Infrante come castelli di sabbia,
Eretti e distrutti in riva al mare.
Il mare ride quando castelli crollano.
Il mare ride solo con gli innocenti...
Il mare ride...
Ride...

6. PIETÀ
Pena fa la nazione che indossa un panno che non tesse,
mangia un pane non raccolto.
Pena fa la nazione che acclama il prepotente come un eroe
e che ritiene il conquistatore intraprendente generoso.
Pena per la nazione che disprezza una passione nel suo sogno,
ma che si sottomette a questa al suo risveglio.
Pena fa la nazione che non alza la voce in maniera potente quando si cammina in un funerale.
Pietà per la nazione il cui capo di stato è una volpe, il cui filosofo è un giocoliere.
Pietà per la nazione i cui saggi sono zittiti e gli uomini forti sono ancora nella culla.
Pietà per la nazione divisa in frammenti,
e ogni frammento si ritiene una nazione.
Pena per la nazione.
Peccato per la nostra nazione.
Peccato.
7. RAGIONE
Lasciate che la vostra anima esalti la vostra ragione
fino al culmine della passione, affinché possa cantare.

8. MORTE
Volete conoscere il segreto della morte.
Cercate nel cuore della vita.
Vita e morte sono una cosa sola
come il fiume e il mare sono una cosa sola.

9. INTERLUDIO

10. EPILOGO (umano?)
Se fossi Dio, e avessi la sua età, sarei scoraggiato.
Mi farebbero pena i cuori degli uomini.
Uomini scoraggiati.
Se
Io sono ...
Se io fossi ...
Essere.
Dio ...
Se fossi Dio...
(liberamente tratto da Lucius Annaeus Seneca, Khalil Gibran, Paolo Longo)

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