Photographic eye
La trasformazione è solo frutto del mio sguardo, del mio vedere “diversamente” quello che incontro, senza artifici se non quello dell’immaginazione, del desiderio di andare oltre a quello che si vede e verso quello che si può intuire, prefigurare, ricordare, immaginare anche attraverso le emozioni.
La sperimentazione quindi di fermare la materia ora nei colori, nelle ruggini, nelle combustioni o negli elementi naturali porta a dare un vissuto alle immagini, un anima nuova nascosta al primo sguardo.
Le cose dimenticate, perse per sempre, logorate dal tempo, contaminate dai sentimenti rivivono in nuove forme ed espressioni, risultando oggettivamente non più quello che sono state ma quello che sono ora o possono ancora diventare.
Oltre a percorrere il sentiero dell’osservazione e della trasformazione della materia di elementi preesistenti ho sperimentato anche la creazione della stessa ( serie rossa) , immergendomi emotivamente e fisicamente in essa ho cercato nuove forme, nuove trasformazioni.
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