v.log
V.log nasce proprio da questa considerazione: attraverso un’accurata disposizione degli elementi scelti per realizzare l’istallazione, vuole smascherare lo psicodramma che siamo chiamati a recitare quotidianamente.
Erica, protagonista della proiezione si racconta attraverso una sequenza di immagini composta da ritagli del suo video blog. Lo spettatore non può sentire la sua voce, ma solo un sinistro fruscio provenire da una vasca colma di larve di mosca che si dimenano disordinatamente.
Situata al centro dello spazio scenico, infatti, troviamo una struttura cubica nella quale è inserita una vasca di vetro retro illuminata colma di vermi. Una webcam riprende le larve in tempo reale e, tramite software, le sostituisce all’incarnato della protagonista, smascherandola concettualmente.
A questo punto vediamo Erica senza la sua inconsapevole maschera sociale, e abbiamo visivamente accesso al suo tumulto interiore.
Componente fondamentale è lo spettatore che, può modificare il video interagendo con l’area catturata dalla cam.
Commenti 6
Buon lavoro e complimenti.
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