Rendere visibile l’invisibile: la dimensione energetica non-locale e a-temporale
Gli ultimi 70 anni di ricerca da parte di alcuni fisici di frontiera come Tesla, Planck e Bohm, solo per citarne alcuni, ha visto la formalizzazione teorico-matematica della Meccanica dei Quanti. Tale teoria “rivoluzionaria” (anche se già prevista nei Veda, ad oggi i documenti più antichi del genere umano, datati 2500-3000 a.C.), descrive un universo che, nella sua più intima natura risulta essere “entangled” (intrecciato) da un continuum energetico che tiene insieme la materia; un’Energia Vibrante che si differenzia e manifesta nel visibile in molteplici forme, anche in virtu’ delle informazioni/vibrazioni presenti in quello che conosciamo come DNA, in grado di dire agli atomi come disporsi.
L’essere umano stesso è una delle “possibilità quantistiche vibrazionali” che prende corpo, trasformandosi in “realtà concreta” in armonia con l’ambiente/vibrazione in cui è immerso e di cui è parte integrante ma anche co-creatore. Anche in questo gli esperimenti scientifici non lasciano dubbi: ogni realtà osservata è strettamente interconnessa con l’osservatore il quale è causa del collasso della funzione d’onda che determina la realtà visibile; una scelta spesso inconscia fra innumerevoli possibilità. Le sue luci ed ombre, emozioni, pensieri, vissuti, vanno quindi intesi come uno spazio non-locale e a-temporale vibrante, in un Universo Sincronico in continua trasformazione.
E’ in questa ottica che va inquadrata la mia ricerca ormai trentennale e questo progetto come espressione tangibile. Da artista/osservatore, ho immaginato, e quindi determiNATO:
un colore che fosse ponte fra le multidimensioni, in quanto Luce/Energia/Vibrazione in grado di unire e rendere visibile l’invisibile;
un foglio di carta come porzione di infinito in cui “far precipitare” ed osservare nella materia le dinamiche energetiche altrimenti celate agli occhi;
uno specchio d’acqua che accogliesse le informazioni, le memorie e quant’altro utile, e che, attraverso le sue proprietà intelligenti mettesse in contatto vibrazionale l’osservatore con tutto ciò che E’, manifestandone la parte nascosta ed altrimenti invisibile agli occhi;
il Pensiero/Intenzione/Vibrazione, in grado di scegliere e determinare la realtà da osservare fra le infinite possibilità quantiche.
Tutte le opere presentate e quelle che il pubblico realizzerà durante la performance “Ritratto energetico metodo melAjna®”, sono espressione tangibile del processo quantico illustrato. Il creato/onda/frequenza, non-locale e a-temporale, intriso di informazione, cambia stato e da invisibile diviene visibile.
Su di un foglio bagnato d’acqua si lasciano cadere gocce di colore liquido, con un pensiero/intenzione posto al centro del cuore (la scelta dell’osservatore). Ne deriva uno specchio d’acqua vibrante e multicolore, un “mare di interferenza d’onda” che, attraverso il colore e le sue frequenze, sintonizzate con le frequenze emesse dall’osservatore divenuto osservato (emozioni, pensieri, memorie visive/fotoni/vibrazioni, energia dei chakras, ecc.) evidenzia le sfumature/forme generate nel tempo. Memorie depositate nelle parti più profonde e sottili e nell’acqua di cui l’essere umano è costituito per circa l’80%. Quanto intercettato/precipitato e divenuto immagine, può essere quindi letto e decodificato. L’invisibile, divenuto opera d’arte e manifestazione visibile, rivela informazioni, arricchendo di esperienza l’osservatore/osservato in un movimento perenne in cui ogni fine è un nuovo inizio. Una meta-morfosi che è contemporaneamente: processo, percorso ed obiettivo.
Il processo creAtivo ed il creato diviene strumento per accrescere la consapevolezza delle innate e normalmente inconsce potenzialità dell’essere umano nell’influenzare e determinare la realtà.
L’istallazione prevede la sistemazione a parete di tre opere:
Memorie di vita in vita: Graal (cm. 129x89x2)
Il Cane (cm. 87x89x1)
Memorie di vita in vita: aspetti del femminile (cm. 129x89x2)
Davanti alla parete con le tre opere sarà posizionato un piano/vassoio in plexiglass trasparente, poggiato su colonne anch’esse in plexiglass trasparenti, su cui far sperimentare il metodo di pittura energetica al pubblico.
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