IL VASO DI PANDORA

IL VASO DI PANDORA

Questo quadro parla della guerra santa in terra santa.
Questo quadro non sta dalla parte di nessuno se non della pace.
Questo quadro parla solo di una guerra santa che ammazza ogni razza: ebrei, palestinesi e pure la speranza.
Questo è un quadro che la speranza l’ha fatta uscire dal vaso e dalla terra santa.
(Per guardarlo meglio vi consiglio di salvare l'immagine e "zoomare")

Dal vaso di Pandora uscirono tutti i mali che poi si riversarono sulla Terra, per me: la croce, la mezzaluna e la stella.
Cristianesimo, Islam ed Ebraismo, religioni che uccidono in nome di Dio e di suo figlio, in nome del Signore uccidono persone create dallo stesso Creatore.
Il quadro si divide in due parti, proprio come la linea che divide i due popoli da anni.
A sinistra c’è la mezzaluna con la stella(simbolo dell’Islam e in questo caso della Palestina) e a destra la stella di Davide(simbolo dell’Ebraismo e d’Israele).
La mezzaluna islamica è una luna calante, la falce della morte che si tinge di sangue.
E anche se è una battaglia tra luna e stella, la croce sta sempre in guerra, si mette sempre in mezzo, proprio al centro(al centro del vaso la striscia verticale e quella orizzontale formano una croce). La croce(simbolo del Cristianesimo) qui rappresenta l’America, le strisce rosse della sua bandiera che si uniscono alla striscia di Gaza, la striscia più insanguinata, quella che separa i due popoli da un’unica strada di casa(la striscia al centro del vaso rappresenta anche il muro innalzato tra Israele e Cisgiordania).
La bandiera americana è formata da sette strisce rosse e sei bianche( le scie delle stelle cadenti e le strisce di sangue) e da cinquanta stelle sempre bianche; il riferimento c’è sia sopra che sotto: i cinquanta denti bianchi nella bocca che sputa sangue rosso nel mar morto( ma i denti non si vedono perche l’immagine è sfocata) e le cinquanta stelle in aria. Il cielo d’Israele infatti è protetto dall’America, il suo è un cielo stellato, blu notte, mentre quello di Gaza è nero come la morte; le stelle(i missili) si staccano dalla bandiera americana e cadono a terra, illuminando la notte palestinese con i fuochi della stella.
Le stelle cadenti sono missili israelo-americani, li lancia Israele ma li paga l’America, ed è sempre grazie all’America (che finanzia l’Iron Dome, il sistema antimissile) se i missili che lanciano i palestinesi non cadono sulla città santa.
Nel vaso Pandora riuscì a salvare la speranza, e si sa la speranza è l’ultima a morire, ma la guerra anche i fiori fa appassire, ed io ho scelto le rose perche hanno le spine(le punte delle stelle), perche sono gl’unici fiori che fanno sanguinare la gente.
Quella a sinistra è per la Palestina ( è formata dai colori della sua bandiera: verde, nero, bianco e da un triangolo isoscele rosso), quella a destra invece è per Israele, dato che i morti ci sono da entrambe le parti(anche se i numeri dei caduti palestinesi sono più alti).
Il vaso ha la forma di un teschio, la faccia di chi ha visto in faccia la morte, e da chi la nasconde sotto al velo della notte, sotto al passamontagna, con la coda dell’occhio che guarda le stelle illuminare la notte bianca.
La guerra santa in terra santa bagna la terra col sangue e rende l’acqua rossa come il vino, ma non come faceva Dio, la guerra non moltiplica i pesci e i pani, ma solo i feriti, i moribondi e i cadaveri.
In alto a destra c’è il monte Hermon, da cui nasce il Giordano(dal colore azzurro), il fiume sacro in cui venne battezzato Gesù, il Giordano a sua volta sfocia nel mar morto(giù, dal colore blu). Il mare è morto perche è il sangue che lo rende sporco, i colori li sono freddi e spenti proprio come i corpi morti dei nostri fratelli( ebrei o palestinesi agli occhi della morte siamo tutti uguali: cadaveri!).
Alla destra del Signore c’è la morte del sole, è Dio che scende in terra, sulla terra santa e che muore sul campo di battaglia, la sabbia cosi si macchia col colore della sua passione, col sangue delle persone versato nel suo nome.
Il sole muore in un tramonto,e il tramonto rosso è Dio che è morto.

Qui riporto anche una mia poesia:
“Guerra santa in terra santa”

Un altro muro inneggia alla guerra,
è la pietra che si scaglia senza peccato,
che ti mette sotto terra.

È così dura che dura più delle ossa:
secondi, minuti, ore,
la gente muore… è morta!

A sua volta, la volta stellata,
volta le spalle al cielo che non guarda la sua casa,
lasciando così l’aria in preda ad altri soli: fuochi,
che bruciano precoci candele ancora giovani, troppo!
Così, in un soffio,
con sol l’augurio di non spegnersi da sole,
lì, dove la stella ti festeggia con la guerra e con un fiore.

E sì, le stelle son diverse
ma sorelle per le guerre.
Sempre belle quelle luminose,
ma come in cielo bellicose,
così in terra è un’esplosione.
È in nome dell’amore che cadon e fan rumore, e sol per esaudire i desideri del Signore.
Nel suo nome,
una vuole tutta la luna,
la maggiore, senza cuore invece, si fa da parte,
mostrando tutte le sue facce;
la viziata ringrazia la più grande:
“Eh sì, sorella, grazie!
alla calante solo una falce.”

E anche la morte striscia e si fa rossa
eppur senza macchia e senza colpa,
fa sì che il sangue loro scorra;
loro: pedoni in groppa ad alti cavalli,
ma sì, avanti loro, meno importanti,
di più alti soli sopra le torri,
occhi predoni di molti corpi,
sol altri morti sotto i troni.
Muori per noi:
Re di denari, e non di cuori.

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