I nitidi trulli di Alberobello
Dal primo muro all'ultimo, non un corpo estraneo, non un plagio, non una zeppa, non una stonatura. L'ammasso dei trulli nel terreno a saliscendi si profila sereno e puro, venato dalle strette strade pulitissime che fendono la sua architettura grottesca e squisita. I colori sono rigidamente il bianco - un bianco ovattato e freddo, con qualche striscia azzurrina - e il nerofumo. Ma ogni tanto nell'infrangibile ordito di questa architettura degna di una fantasia, maniaca e rigorosa - un Paolo Uccello, un Kafka - si apre una frattura dove furoreggia tranquillo il verde smeraldo e l'arancione di un orto.
È il cielo... È difficile raccontare la purezza del cielo, in quella domenica sera, a Alberobello: un cielo inesistente, puro connettivo di luce sulle prospettive fantastiche del paese. (P.P.Pasolini)
Commenti 4
mi piace troppo !!
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