Ne "Il vento quieto del mattino", Orith Youdovich si muove tra i viali e i giardini di Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio di Roma ora trasformato in parco pubblico, percependo chiaramente la straziante sofferenza che questo spazio continua ancora ad emanare. La dimensione dell’universo concentrazionario destinato ai presunti malati psichici evoca con tutta evidenza altri universi concentrazionari che hanno drammaticamente segnato con la loro comparsa la storia del Novecento.
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