ODM - double
Nelle sculture compare una riproduzione seriale del mio volto, stampato da una macchina, per significare della mostruosa simbiosi tra uomo e macchina che, nello specifico, continua da decenni ed ha tutta l'aria di un processo inarrestabile.
Che l'uomo e la macchina vivano in simbiosi non è una novità, ma questo straordinario parassita ci fa pensare che non potremmo vivere senza di lui, come se esso, utilizzando ciò che non ha (il nostro cervello), possa essere un essere vivente.
Eppure, essendo costretti a rincorrere una libertà che la macchina del progresso ci nega, ci sono interstizi in cui bellezza, spiritualità, poesia e solidarietà possono dare senso e intessere una rete che utilizzi i mezzi che pessimisticamente ci sembrano sfuggiti di mano.
Potrei stampare milioni di volti, tutti uguali, tutti significati senza senso.
Forse la tecnologia inarrestabile non ci darà scampo, mentre la scienza la insegue senza raggiungerla. Ho la presunzione che però, in questo caso, la tecnologia sia conquistata all'arte.
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