I colori della mente
Alcuni guardano a queste patologie con inquietudine, paura e persino fastidio. Il risultato è stimolare ancora di più nelle persone affette da disturbi psichiatrici (dalle forme più gravi a quelle più lievi ) un senso di vergogna, che li spinge all’isolamento.
Il pregiudizio che colpisce questi soggetti si può però sfatare quando la loro umanità, fatta di grande sofferenza ma anche ricca di emozioni e immaginazione, si incontra con l’arte, che permette di liberare gli stati d'animo imprigionati nella gabbia del proprio malessere.
Questo progetto esplora il mondo della lotta allo stigma della malattia mentale attraverso la fotografia e il teatro. Gli scatti ritraggono alcuni dei partecipanti al laboratorio di dramma terapia di Caminante, associazione di volontariato milanese che ha creato un gruppo di teatro composto da diversi tipi di utenza (disabili fisici, psichici, adolescenti, insegnanti etc.) integrando le diverse fasce di partecipanti in un’unica attività creativa.
Gli utenti-attori si sono messi in gioco, denudando davanti all’obiettivo le proprie emozioni attraverso l’uso di un colore scelto da ognuno di loro e spalmato sulle mani, sul volto, sui vestiti.
Colore che copre, ma in realtà smaschera. Oggetto transizionale che permette un disvelamento mediato della parte più intima di sé. E proprio dal lavoro intenso, a volte timido, ma sempre partecipato di questi speciali attori sono nati dei ritratti in bianco e nero, che celano il colore, lo nascondono, lo mimetizzano, per mettere in risalto i corpi, i volti, gli sguardi, le espressioni dei protagonisti. Togliendo anche l’ultimo velo, l’ultima maschera, questi ritratti ci presentano le persone in quanto tali, in tutta la loro fragilità e umanità. Il richiamo al colore associato all’emozione viene fatto attraverso un dittico in cui l’immagine fotografica viene affiancata al pantone relativo al colore scelto dal singolo partecipante.
Nell’intento di dimostrare che ebbrezza, rabbia, paura, amore, gioia di vivere sono sentimenti ad appannaggio “di tutti” gli esseri umani.
Il progetto è in progress e attualmente è costituito da 13 ritratti.
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