Ritratto di Cristo

Ritratto di Cristo

Il ripetersi di eventi come le guerre di religione, rafforzano le assurdità dei costumi umani , sono figlie di interpretazioni personali che diamo anche a Dio e agli dei a seconda delle latitudini e delle longitudini di appartenenza. Così si finisce per interpretare secondo le proprie abitudini e usanze, gli insegnamenti che Dio ha dato e non si agisce seguendo il dettame di quegli insegnamenti. Anziché rispettare il semplice ed unico comandamento Ama il prossimo tuo come te stesso, si strumentalizza, si uccide persino in nome del proprio dio. Prima è stato crocifisso, poi si sono perseguitati e uccisi i suoi seguaci, e quando gli uomini si sono resi conto che nulla si poteva fare, si è fatto di quel Dio straniero ed Africano il proprio Dio, fino al punto che l’estensione del dominio della chiesa cattolica è superiore a quella di quell’ impero che con la complicità dei sacerdoti lo condannò a morte.
Le immagini dei santi, e in particolare del figlio di Dio e di sua Madre, si sono dovute adeguare al nuovo popolo fino a farli diventare, in molte occasioni, nel corso dei secoli alti, biondi e con gli occhi azzurri.
Nel tempo si è aggiunto, si è tolto, si sono create gerarchie di rappresentanza e quel dio umano, si è talmente avvicinato alle povertà umane che ormai durante le processioni. i santi si inchinano ai boss della malavita. E ora in quelli che dovrebbero essere i templi di Dio, le merci che si vendono sono Gesù e il "sacro", e quelli che dovrebbero essere i sacerdoti sono mercanti. Si è arrivati al punto, che il Taboo è il vero messaggio divino che potrebbe intaccare l’impero, intorno ad esso, si è costruito il resto incompatibile. Basterebbe leggere la Bibbia, anche quella edita dalle edizioni paoline, per capire quanto la chiesa attuale sia lontana dagli insegnamenti di Gesù, e quanto comunque un giorno dovremo e dovranno rispondere ad esso. E’ questo che si illustra nel dittico ritratto di Cristo di cui Vittorio Sgarbi ha scritto:
“Ieratico e imperturbabile ci osserva, senza giudizio né critica. Egli è il Figlio di Dio, ha cambiato e salvato il mondo che dal Padre gli venne affidato, e si è offerto a noi. Lungo la storia, Cristo ha assunto migliaia di volti, forgiato per lui dai seguaci, dai devoti e dagli artisti. Ognuno di questi volti gli appartiene, perché attraverso di essi egli è medievale, rinascimentale e contemporaneo insieme. Questo suo essere uomo e Dio, di oggi come di ieri, è perfettamente espresso nell’opera Ritratto di Cristo di Norberto Tedesco. Artista esperto e visionario, egli compone il volto del Figlio con frammenti di icona, di affresco, di foglia bronzea e di dipinto su tavola. Mentre per il corpo vi pone una fotografia, rendendo, così, la sua presenza fra noi concreta, sebbene idealmente."

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