Let it Snow

Let it Snow

"Palestinese che lancia un sasso " dalla serie " Let Is Snow " - Tecnica mista. Stampa fotografica 3D a colori da fotografia digitale, gesso, roccia, acqua, neve sintetica, sfera di vetro 15cmX10cmX10cm - 2015

Ci sono poche cose più delicate, effimere ed innocenti di una palla di neve. Piccoli mondi indipendenti il cui paesaggio è avvolto dalla neve, divenuti popolari sin dal 1800 con l’avvento di una nuova industria: il turismo. L'aumento del turismo ha portato direttamente all’invenzione del ricordo prodotto in serie, il souvenir. Le palle di neve sono ancora venduti ai turisti per commemorare le loro visite e sono utilizzati sia per ricordare le vacanze, che come una forma accattivante di pubblicità. Le palle di neve rendono le persone felici perché ricordano la serenità di una vacanza e l’intimità della famiglia, ma sopratutto ricordano la nostra vita popolata di momenti diversi e così uguali tanto da essere glorificati da oggetti commemorativi come i souvenirs. Con il passare del tempo, e dei momenti, questi ricordi si accumulano e sovrappongono svaniscono nel rumore di fondo delle nostre vite, ma il souvenir sta appoggiato in bella vista per rammentarci ogni singolo istante. Li, sempre uguale, la palla di neve può essere agitata ogni volta che vogliamo e osservando la neve cadere permettiamo ai ricordi di riaffiorare come il paesaggio riemerge dalla nevicata. Dalle palle di neve della serie “ Let Is Snow “ riemergono paesaggi che fanno parte del rumore di fondo generato da immagini a cui siamo da sempre sottoposti con insistenza dai media, come sono le immagini di guerra in Medio Oriente, dei profughi e dei cadaveri. Immagini a cuoi siamo abituati. L’autore scava nell’archivio fotografico e seleziona una serie di cento immagini che potrebbero essere tratte da internet, dalla televisione oppure dalla carta stampata, riproduce la scena come in un tableaux vivant donando a tutte le persone la stessa identità, la propria attraverso il proprio volto. La fotografia viene poi stampata in a colori in 3D ed infine inserita nella sfera di vetro con acqua e neve artificiale. L’autore cerca il cortocircuito tra la familiarità della palla di neve con i valori che si porta dietro, con l’immagine stereotipata a cui siamo abituati e che di fatto contiene persone senza identità che resistono solo per essere contate. Quando si agita una palla di neve tradizionale, si arriva a vedere la bellezza gradualmente uscire dalla neve che cade delicatamente. Quando si fa la stessa operazione con una palla del progetto “ Let Is Snow “ non si è del tutto sicuri di voler vedere cosa emergerà gradualmente. E tuttavia non si può fare a meno di guardare.

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Commenti 1

giulia solia
8 anni fa
giulia solia Artista
lo compro!

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