Pittura, Politico/Sociale, Olio, 70x50x2cm
Non è affatto eccessivo il paragone fatto tra alcune norme contenute nel pacchetto sicurezza e le leggi razziali del fascismo e del nazismo.Al di là del differente quadro storico e politico nel quale esse furono promulgate, infatti,le accomuna proprio la ragione simbolica per la quale a quel tempo fu dichiarato reato,non un atto commesso contro il resto della società,ma uno stato connaturato alla natura stessa del soggetto,che diventava così non un criminale,ma bensì esso stesso un crimine per il solo fatto di esistere; in altre parole il suo era un vero e proprio “corpo del reato”.Altro non dice l’introduzione del reato di clandestinità, che sancisce come crimine una condizione meramente materiale e, nel caso dell’immigrato clandestino, spesso totalmente contraria alla libera volontà del soggetto.È evidente,allora, che si tratta di affermare una visione orientata a ridurre a reato ogni status di non omologazione alle caratteristiche fondanti del cittadino obbediente poiché buon consumatore, prerogative che, nel mondo contemporaneo, fatto di concentrazioni crescenti di ricchezza,richiedono l’esclusione dallo spazio sociale di chi non è in possesso dei requisiti minimi per abitarlo.
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celeste,
Commenti 11
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Giulia
very good!!!
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