Un Albero nel mare
C’é un albero in mezzo al mare
Del quale non si vuole sapere.
Un iceberg che cuoce nel sale e disturba la nostra quiete.
C'è un albero che brucia nel ghiaccio
Da un primo mondo indolente
Che, in barba al credo, da un calcio
A un fiume di stelle perché indigenti.
É un albero cupo e fantasma
Che piange speranze infrante
Un albero che, da sangue e sudore, infanga
La immacolata bellezza delle nostre spiagge bianche.
É un albero senza doni,
Colmo di fame e di sete.
Barche pregne di cuori,
Naufraghe bare nella corrente.
É un albero fatto di sogni
Coraggio e disperazione.
Un albero che, pur se privo di soldi,
Cova i semi pilastri per un futuro migliore.
C’è un albero che il Natale
Lo rivive ogni giornata
Quando, in beffa all’oblio criminale,
Viene una vita salvata.
C’è un albero che dal Natale
Non aspetta al sacro messia,
Bensì che si compia l'ideale
che sia sacra la vita.
C’è un albero che a Natale
Non ostenta lusso né simulata umiltà
Ma, stoico resistendo ogni sopruso, rimane
a nostra vergogna ... culla, moto e speranza per tutta l'umanità.
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