David e Mirjam giocano a scacchi 1998
Ad un certo punto Davide, che aveva due anni, chiese di fare la pipì. Appena scorsi uno spazio non militarizzato, mi fermai per aiutare il bambino. Nello stesso istante venni accerchiato da una decina di soldati che mi intimarono di seguirli. Angela, dentro la macchina gridava: “Non andare con loro!”. Ma che cosa potevo fare contro dieci robusti soldati siriani? Non ero mica il giovane pastore David che uccise 300 filistei, tagliando loro il prepuzio e da buon amministratore contandoli alla presenza del malvagio Saul?. In più, questi siriani erano presumibilmente tutti circoncisi e non rimaneva niente da tagliare se non la testa. Una tale crudeltà, però mi ripugnava. Li seguii quindi verso la loro caserma, dove mi rinchiusero in una stanza, facendomi capire di aspettare il loro capo.
Nella mia vivace fantasia mi vedevo già messo al muro e fucilato. O forse avrebbero scoperto che ero ebreo e inscenato un grosso processo, accusandomi di spionaggio. Questa soluzione mi piaceva di più, perché almeno si sarebbe parlato di me in tutto il mondo. E della mia famiglia cosa sarebbe stato? E la Svizzera neutrale si sarebbe data da fare per liberare un ebreuccio svizzero.Autobiografia
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