S.Maria della Salute, Venezia
Capii subito che anch’io gli piacevo. Quando poteva, tornava al mio tavolo, versando altro vino e sfiorandomi con il braccio.
Staccai un foglio dalla mia agenda e scrissi: “Sono Daniele, come ti chiami?”. Lo prese e tornò dopo qualche minuto. Aveva risposto sotto il mio nome: “Sono Lorenzo. Possiamo vederci?”. Staccai un altro foglio: “Quando e dove ?”. Versando altro vino mi sussurrò all’orecchio: “Aspettami sotto, alle dieci, ma non guar-darmi così, qualcuno del personale potrebbe accorgersi!”.
Ormai esisteva solo lui. L’India? Chi se ne fregava!
L’attesa di una persona bramata è una specie di estasi satanica. Sei stregato. Perdi la nozione del tempo, aspetti solo lei. Qualche cosa di simile deve aver vissuto Thomas Mann: lo descrive, e fu certamente una sua esperienza, nel racconto “Morte a Venezia”.
Avevo, sì, perso la testa. Ma non fino al punto d
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