A undici anni il corpo cambia velocemente. E come il fiume che scorre, non è mai lo stesso. I piccoli frattali e le geometrie che lo compongono mutano ed evolvono. La pelle ne è involucro che contiene, che trattiene e allo stesso tempo è. E si modifica continuamente. Una riflessione che mi porta a cercare di immortalare, fermare un tempo che non torna più. Sotto il divino moltiplicarsi di quel derma così delicato c'è un'Anima che danza, che tace, che ascolta, che attende.
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celeste,
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