Illegal trade
E’ spesso gestito dalla criminalità organizzata e frutta molti miliardi di dollari all’anno, una parte dei quali serve anche a finanziare gruppi terroristi.
Purtroppo, per vanità, false credenze, utilizzo nei circhi e negli zoo, questo commercio non conosce soste e per ogni animale che arriva vivo nei paesi di destinazione, almeno altri nove muoiono durante il trasporto.
La caccia, seppure permessa in molte parti del continente africano, sicuramente alimenta questo commercio, solleticando l’orgoglio e la vanagloria di molti, come di recente è apparso sulle cronache mondiali, che si credono eroi sparando e uccidendo un leone o un altro animale pericoloso per mostrarne il trofeo, in casa o anche semplicemente con una foto vicino alla belva uccisa.
Le immagini cercano di decontestualizzare l’animale dal suo habitat, evitando il più possibile l’effetto foto naturalistica, per mostrarne solo una parte, come fosse un aspetto di quel commercio illegale, reso però lecito dalla fotografia e rimandando alla mente di chi le osserva l’ambiente e il diritto alla libertà degli stessi animali protagonisti del progetto.
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