CROCIFISSI
“Quando rivolgi lo sguardo alla tua vita le più grandi gioie sono quelle della famiglia” (J.Brothers)
Questa ritratta è una bella famiglia.
All’apparenza però: perché in realtà dentro a tante belle famiglie così, si celano altrettanti problemi di ogni genere; buona parte creati dai nostri governanti senza scrupoli e dalle tante belle parole.
Vedete quattro generazioni con gioie, dolori, speranze.
Significativa è la presenza immaginaria dei Papi che hanno segnato due ere all’insegna della fratellanza, della pace, della speranza, del rispetto della famiglia.
Purtroppo però tali valori oggi sembrano crollare, in questa nostra era di corrotti, ladri, faccendieri e riciclati di ogni tipo: di destra, di sinistra e di centro. (“I PECCATORI SARANNO PERDONATI I CORROTTI NO” – Papa Francesco -27 marzo 2014 )
Questo Cristo sofferente, spaventato e deluso da tanta malvagità umana si contorce sulla croce (inutile il suo sacrificio) mentre i ladroni “cosiddetti rappresentanti del popolo”, di qualsiasi colore e bandiera dovrebbero scontare la giusta e meritata condanna per aver creato i crocifissi di oggi. Essi non vengono esposti sulla collina, non ci sono né chiodi né pali di legno, eppure si vedono tanti crocifissi nel mondo d’oggi.
Paesi abbandonati alla carestia, popoli privi di libertà alla mercé dei potenti, profughi, gente senza terra, senza lavoro e senza denaro, paesi e uomini avvelenati in cambio di soldi (un esempio su tutti: la terra dei fuochi in Campania); famiglie rovinate dai giochi d’azzardo che lo stato ha distribuito sulla rete nazionale per fare cassa, intere popolazioni parcheggiate nei campi per rifugiati, famiglie disperse dalla guerra, uomini e donne percossi e uccisi con il pretesto di stabilire l’ordine; poveri senza alcuna possibilità di riprendersi dalla miseria, provocata da chi corrotto finge di governare; gente senza speranza, senza amore, senza più dignità e malati che non ne possono più… sono tutti dei “CROCIFISSI”! Ma in mezzo a loro c’è un “uomo giusto”: Gesù.
Grazie al Cristo: che ci dà la forza di credere ancora nella pace e nella speranza (la colomba bianca) per il futuro dei nostri nipoti.
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