Mendacium ( una Bugia )

Mendacium ( una Bugia )

“La verità bisogna dirla solo a chi è disposto ad intenderla”
(Seneca)

Il lavoro riproduce una mano che indica il simbolo della bugia e nel mignolo è collocata una sfera di giada. Partendo dall’assunto di Seneca, l’opera vuole indicare quanto sia difficile dire la verità, sopratutto oggi, in un mondo intriso di apparenze e condizionato dal giudizio di chiunque.
Quindi, spesso non si mente in senso negativo; ecco perchè nasce la scelta della sfera di Giada verde che non solo è in netto contrasto cromatico con il bianco marmo della mano, ma esprime anche il forte contrasto simbolico.
Infatti la giada, pietra sacra dell’antica Cina, include tra le sue proprietà, oltre giustizia, sincerità e saggezza, l’invito verso i loro possessori ad essere fedeli. Le mani da sempre, come parte anatomica del nostro corpo, esprimono intenzioni, calore, forza ma anche vulnerabilità ed è con le mani che lo scultore da forma al proprio Io. La mano è da sempre parte essenziale dell’uomo come individuo e dell’uomo come scultore. Questo scriveva Rainer Maria Rilke riguardo alla serie delle mani di Auguste Rodin:

“Mani che camminano, mani che si risvegliano,
mani criminali testimoni di penose verità,
mani stanche di fatica e nascoste
in un angolo come un animale ferito [...]”

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