"Avete notato quante scie baluginanti in questi quadri? Sono loro le protagoniste della pittura. E non stanno lì per puntelli della solita illusoria tridimensionalità, non presuppongono una grammatica del realismo… No. Sono suggerimenti di altro: non appartengono all’oggetto, ma fanno dell’oggetto – qualunque cosa significhi iconograficamente – un evento. Buganza, con piglio da virtuoso, scommette proprio sull’immobilità e sull’assenza. E ci dice che la vita è proprio lì". Nicola Gardini
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celeste,
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