L’installazione è composta da una stampa di montagne del sud-est di Gran Canaria, Isole Canarie e da due rettangoli di vetro trasparenti. Tali montagne sono di origine vulcanica. Ho frequentato spesso questi luoghi, e la presenza di enormi massi che si gettano nell’oceano mi ha sempre affascinato. L’opera è disposta sul pavimento e una parte viene stretta fra due vetri di uguale dimensione. Il rilievo tridimensionale, ottenuto accartocciando la stampa, segnala i pieni ed i vuoti esasperando la forma rocciosa delle montagne. Le pieghe sono maggiormente visibili nel centro del foglio e meno visibili nei lati, proprio per conferire il dislivello che viene generato dalle taglienti rocce. Il vetro segnala un perimetro e lo definisce grazie al suo peso creando una tensione visiva a causa delle nature differenti dei materiali. Carta e vetro costituiscono una geografia emozionale trasformando l’identità cartografica di un luogo in un’esperienza personale. Lo stupore del sublime, la perdita inevitabile dell’innocenza.
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celeste,
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