Es.26
L’opera, oggetto pittorico, rivela sé stesso, quello che ha dentro.
La struttura geometrica primaria, generatrice di composizioni sempre differenti, si distacca dalla superficie dell’oggetto, inarcandosi in avanti. Invade lo spazio reale e mostra una parte di sé, fino ad allora nascosta, l’anima stessa dell’opera. Creando giochi di forme e generando nuovi spazi, l’opera espande il suo spazio rappresentativo, che si muove al di qua e al di là della superficie “pittorica” attraverso l’illusione che creano gli specchi.
Si rivela una realtà interna differente, multicolori, rispetto a quella che si presenta alla superficie.
Un contrasto forte tra il mondo a colori “interno” e il bianco e nero “superficiale”, è come l’essere e l’apparire.
Dietro ad ogni opera si nasconde la vera opera, basta immaginarla.
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