Skin Japan 02
E’ un ritratto collettivo, curioso, fantastico di un’epoca digitale e globale, in cui tutto è a portata di mano, eppure la cui essenza, contatto, approfondimento misteriosamente ci sfugge. In cui tutto è mobile, eppure ci tocca, ci sorprende, ci attrae. E quindi infine ci sospende, sull’orlo di una catena di domande: “Chi sei? Da dove vieni? Dove vai? Cosa pensi? Cosa provi?”…
Per rappresentare questo nostro vivere ed essere contemporanei si è scelto di utilizzare in effetti come supporto della tela una stoffa damascata, che con i suoi rilievi imprime sulla figura una specie di “tatuaggio”. L’utilizzo di un elemento così materico ha la funzione di rallentare il ritmo dell’immagine, trattiene lo sguardo, gli impedisce di sfuggire verso altri soggetti, verso altre sollecitazioni, ma di soffermarsi a guardare, a prestare attenzione, oltre la superficie, il primo impatto.
In Skin Japan 02 viene dipinta una scena di relax nella quale si contrappone la cultura orientale a quella occidentale, due momenti di relax vissuti in modo differente. I colori brillanti dell’oriente prevalgono su quelli sbiaditi dell’occidente che ormai da molti anni fatica a trovare una propria rinnovata dimensione.
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