UN PERCORSO, CULTURALE, FORMATIVO ED EMPATICO VALORIZZANTE CIASCUNA PERSONA CON I PROPRI TALENTI, DIFFERENZE E DIGNITÀ, PER OTTENERE PACE E SICUREZZ
Il progetto viene descritto principalmente tramite la sequenza delle descrizioni delle seguenti opere plurispaziali inserite nel progetto stesso:
I primi quattro dipinti sono tratti dalle opere costituenti il percorso tematico “Umanesimo trascendentale”, “Coscienza di sé e del connesso non sé” e “Amore comprensivo e disinteressato”, percorso valorizzante ciascuna persona con i suoi talenti, differenze e dignità.
I primi due dipinti fanno parte delle opere con cui Castelli Gian Luigi ha trattato il tema “Umanesimo trascendentale”, opere che, rifacendosi anche ai miti, evidenziano la possibilità umana di dare ordine al caos e di sviscerare il trascendentale che può apparire irraggiungibile e la necessità di rispettare i valori trascendenti.
1 “Ulisse” (olio sui tela 70x60)
Il dipinto si riferisce al tormentato cammino di conoscenza di Ulisse verso l’ignoto alla scoperta del trascendentale, che sembra dare scacco alla ragione, e del trascendente. Incontrati i valori trascendenti Ulisse non li fa propri, non rispetta la vita, uccide, è quindi costretto all’esilio e non viene più riconosciuto dal figlio avuto da Circe, la maga che gli aveva aperto la strada verso tali valori.
2 ''Acrisio e Perseo” (olio su tela 70x60)
Il dipinto si riferisce al mito di Acrisio e Perseo che tratta del rapporto umano di Acrisio con Perseo. Acrisio nel timore di essere ucciso dal nipote Perso come aveva previsto l’oracolo, rispettando il valore trascendente della vita non uccide il nipote, ma ambiguamente lo abbandona alla furia del mare, gestendo così la situazione in modo non trasparente e lungimirante. Muore colpito accidentalmente dal disco lanciato dal nipote in una competizione sportiva.
3 “Robinson Crusoe” (olio su tela 70x60)
Il dipinto si ispira all’omonimo romanzo di Daniel Defoe e racconta l’esperienza travagliata di Robinson solo su un’isola disabitata, della sua consapevolezza di essere dipendente per la sopravvivenza dal contributo degli altri anche se assenti e lontani e della sua responsabile riconoscenza allorché poté ritornare in patria.
4 “Marie e Pierre Curie” (olio su tela 60x60)
Il dipinto si ispira alla vita dei coniugi Marie e Pierre Curie, due scienziati che, aprendosi l’un l’altro, condividendo i problemi e le vicende della vita e conversando tra loro in un afflato d’amore e con unione di cuori e pensiero, fecero una radiosa scoperta utile all’umanità e con amore disinteressato la misero generosamente a disposizione gratuita per il bene comune, comprendendo le necessità delle persone.
5 “Evoluzione: dal Matriarcato e dal Patriarcato all’era della persona (Personarcato) e oltre” (olio su tela 60x100)
Il dipinto preannuncia l’era della persona, che Castelli Gian Luigi ha chiamato “Personarcato”, un’era in cui si superano le divisioni e le catalogazioni labili nel tempo e anche le discriminatorie distinzioni sessuali, un’era in cui il pensiero, il cuore e il linguaggio di ciascuno possono liberamente irradiarsi accompagnati da un affettuoso e trasparente sorriso, un’era in cui lo scontro che insanguina il mondo è sostituito dalla collaborazione integrata dall’amore comprensivo e disinteressato e rafforzata da condivisione e conversazione; era di apertura all’altro e di una felicità basata sul sentirsi ciascuno valorizzato con le proprie differenze, talenti e dignità, era di pace e sicurezza.
6 “Umano e Divino” (olio su tela 60x60) (esposto alla Biennale di Venezia 2015 nel padiglione Guatemala)
In questo dipinto “Umano e divino” si è cercato di far sentire il trascendente, il respiro, il soffio del divino. In esso si spazia metaforicamente tra l’alfa e l’omega in un indifferenziato alocato, in esso viene rappresentata l’ascesa dell’umanità verso un maggior sentire il divino verso l’infinito il cui simbolo si erge stagliandosi in alto nel quadro.
7 “Dalla logica dello scontro alla logica della collaborazione, una via per la pace e la sicurezza”
(istallazione composita formata da un dipinto, da un’istallazione interattiva e da due poesie di Castelli Gian Luigi autore anche di questa istallazione composita).
Per stimolare il passaggio dallo scontro, foriero di guerre che insanguinano il mondo e di insicurezza, alla collaborazione, operando su un piano culturale e non su singoli fatti che lasciano il tempo che trovano, Castelli ha abbinato il dipinto “Osservando le mentalità intrise della logica dello scontro” (olio su tela 60x70), commentato da una poesia avente lo stesso titolo del dipinto e riportata in fondo alla descrizione del progetto, all’istallazione interattiva “Da Fabbrica di Emozioni a Fabbrica di Giudizi a Fabbrica di Idee a Fabbrica di Racconti” che, oltre a far apprezzare al fruitore la collaborazione, traccia un percorso di crescita, facendo procedere dal più semplice esprimere emozioni che fa sentire il presente ai via via più difficili e volti al positivo, formulare giudizi che fissa il passato, creare idee che permette di pianificare il futuro e infine inventare racconti con i quali edificare l’avvenire.
8 “Stati d’animo”
(istallazione con video interattivo del cui filmato si riportano tre immagini: tristezza, sorpresa paurosa e riso)
L’istallazione consiste di un monitor con schermo semiriflettente che fa fondere le immagini filmate di due attori con quella dello spettatore. Gli attori vivono ed esprimono col viso gli stati d’animo suscitati da un racconto. Lo spettatore, vedendo la propria immagine riflessa sullo schermo insieme a quella proiettata degli attori, a causa dei neuroni specchio è indotto empaticamente a partecipare e a condividere gli stati d’animo provati dagli attori. Aprendosi agli altri entra così in un’empatica fusione partecipativa.
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