Senza titolo

La composizione è stata sviluppata attraverso ritocchi e collage fotografici su Photoshop per integrare le due figure in uno spazio domestico, la mia vecchia sala da pranzo. Il ragazzo a sinistra sono io, e guardo Tommaso, a destra. Il mancato incrocio di sguardi è la chiave di lettura del dipinto, in quanto suggerisce la natura del rapporto tra me e Tommaso, che coincide con quello che Platone nel Fedro, Mann in Morte a Venezia e per certi versi Pasolini hanno saputo esprimere. La cifra stilistica obsoleta e baroccheggiante è un rimando al passato nella pittura così come il mio soggetto, che in realtà è ricostruito con la memoria, è una ricerca del mio passato personale.