For Malevich
Dimensioni: 40 x 28, Edizione di 15
Katerina Belkina incontrò l'attenzione del pubblico iniziando nel 2006 la sua serie Paint, nella quale mentre l'osservatore percepisce i suoi lavori come già conosciuti, contemporanemente si svolge un gioco di tensione intima tra artista e modella.
Katerina trae le proprie ispirazioni per queste dodici opere dai propri artisti preferiti del IXX e XX secolo con i quali stringe una sorta di legame sia nella tecnica pittorica che concettualmente. Come musa, ponendosi come modella, e contemporaneamente come pittrice e quindi identificandosi nell'artista citato. In queste opere parla di una relazione erotica dove convergono il piano fisico e quello spirituale.
Considera questi lavori come un omaggio agli artisti: "Sono stata presa dall'urgenza non tanto di imitare i Maestri, ma piuttosto di tuffarmi nel loro spirito più profondo , per sperimentare cosa li ha mossi e cosa li ha ispirati. Prima di iniziare ogni lavoro, ho studiato ogni artista nel dettaglio. E' una sorta di mio omaggio ai miei artisti favoriti".
Possiamo riconoscere Picasso, nel suo periodo blu, guardare una ballerina di Degas, imbatterci nel Suprematismo di Malevich e nelle misteriose giungle di Rousseau le Douanier, l'inaccessibilità di Frida Kahlo, o la impudente seduzione di Tamara de Lempicka. E Katerina stessa può immergersi nella sensuale sottomissione e bellezza decorativa delle modelle di Shiele e di Klimt.
Vediamo qui ancora una volta la profonda unione tra artista e persona; non è un autoritratto superficiale.
La riscoperta di questi artisti selezionati è immediata e insistente, ma ad uno sguardo più attento non vi è alcuna indicazione che Katerina abbia copiato un quadro specifico di alcuno di questi Maestri; in ogni opera ha creato un'immagine nuova ed inedita nella quale lo stile e l'atmosfera dell'artista è palese. Ha tracciato opere che dimostrano lo stile pittorico dei Maestri PRIMA di realizzare la fotografia. Questo toglie ogni dubbio sulla storia artistica di Katerina Belkina: affinata pittrice che dipinge con la fotografia.
Testo di Marike van der Knaap, storica dell'arte
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