Alberto Moioli incontra l'Artista Enza De Paolis

di Alberto Moioli
La luce della poesia di Enza De Paolis
“ Questo libro danza su un filo invisibile Sospeso nel tempo L’anima di una viandande E le tracce di vita che nel suo percorso Ne arricchiscono l’esistenza . Tratto da “ Dal buio alla luce “ di Enza De Paolis
L’immersione nel mondo fotografico di Enza De Paolis è un’esperienza molto coinvolgente che consentono all’osservatore più attento di percepire il silenzio poetico della contemplazione dell’arte . Di Enza De Paolis apprezzo particolarmente il percorso espressivo intrapreso nel tempo , scatto dopo scatto è possibile scorgere un lavoro intenso e interessante su se stessa , sulla riflessione costante della conquista della libertà espressa attraverso immagini che entrano nel cuore . Con lo scatto “ Nel vortice della vita “, uno degli ultimi del 2016, l’artista rilegge la natura attraverso la sua sensibilità creativa, distante dal concetto di bellezza neoclassica insegnato da Johann Joachim Winckelmann che nel 1762 rifletteva sul “ Bello nell’arte”, Enza De Paolis s’approccia alla natura con grande rispetto,avvolta in silenzio meditativo che sospende il tempo. Non è un caso che quest’anno sia un anno speciale per l’artista che quasi quotidianamente accoglie il meritato riscontro di pubblico e critica , con inviti speciali e premi autorevoli .
“ Si, Alberto , confermo , con particolare emozione , che questo per me è un anno speciale,in vista anche dell’uscita del mio primo libro dal titolo simbolico “ DAL BUIO ALLA LUCE “ . Un libro che parla di libertà e poesia . “ un libro – prosegue Enza – dove c’è tutta me stessa , attraverso la scrittura ho voluto creare un dialogo con le mie fotografie, ho voluto esprimere il mio senso di libertà desiderata e conquistata attraverso la creatività fotografica , un linguaggio che mi consente di esprimere e difendere quello in cui credo,a partire dal lavoro e dalla famiglia. La libertà che intendo io è una vera propria rivoluzione che nasce dentro di me, un’analisi introspettiva che mi ha permesso di liberare il sogno che avevo dentro. Quel ramo dell’opera “ Nel vortice della vita “ è il simbolo massimo della libertà, il simbolo di chi desidera sospendere la corsa frenetica della vita per un attimo , una sosta che mi ha permesso di riflettere, di godere del bello che mi circonda,anche se attorno a me tutto scivola e corre velocemente , è lo straordinario senso della libertà di scegliere la propria vita . “ Senti che questo sia un momento di forte evoluzione espressiva del tuo percorso fotografico ? “ Sento che improvvisamente sta accadendo qualcosa di travolgente ma di estremamente positivo, a volte guardarsi dentro e fermarsi un attimo significa confrontarsi con sé stessi e questo è un’operazione spesso dolorosa ,nonostante ciò , al termine di questo processo, si è indubbiamente più forti di prima e pronti ad affrontare sfide sempre più elevate . “ Una parte del tuo lavoro è ascrivibile ad un ambito poetico, il tuo lavoro ospita contrasti concettuali profondi, il territorio e l’anima, il tempo sospeso e l’emozione, una sorta di esplorazione di te stessa come nella poesia che hai scritto per il tuo libro .
“ Esplorazione “ Ci chiediamo a volte il perché del nostro malessere che non genera risposte . Dovremmo fermarci e pensare al dolore come la mietitura di un raccolto più fertile .
Enza De Paolis è un’artista in fase di mutazione creativa e proprio per questo ancora più interessante nel suo percorso . Nel contesto dell’artista spicca anche la figura di una donna la cui semplicità e la modestia sono elementi che la caratterizzano distinguendosi in contrasto con un panorama artistico spesso troppo abituato ad autocelebrarsi . Nello sguardo delle immagini di Enza De Paolis , mi son ritrovato coinvolto in una corrente incessante di sentimenti , emozioni, percezioni e pensieri, come travolto dalla corrente del fiume Lambro che spesso ritroviamo nei suoi scatti oppure dallo scorrere delle nuvole come in “ Ophelia “ omaggio a Odilon Redon . Opere che restano sospese nel tempo e immortali nel ricordo di chi ha sentito la necessità di soffermarsi un attimo di più davanti alle opere di Enza, lasciandosi cosi trasportare dalle sensazioni che emergono spontaneamente passando dagli occhi e arrivando in profondità . “ Il piacere e l’arte coesistono nell’abbandonarsi deliberatamente a quest’incoscienza felice , nell’accettare di essere sottilmente più deboli, più pensanti , più leggeri, più vaghi dell’esser nostro . “ Marguerite Yourcenar .