Giardino (atto 2°)
L’installazione “Giardino”, realizzata a luglio del 2016 presso il Parco Museo Scala dei Turchi-White Wall (Realmonte-Agrigento), fa riferimento a tutte quelle “buone pratiche” di protezione della Natura, riscontrabili nella cultura contadina mediterranea. In particolare, nell’isola di Pantelleria, la tradizione vuole che attorno ad un albero, (generalmente di agrumi), si costruisca una struttura, chiamata appunto jardinu , per assicurare una protezione dai forti venti. Un chiaro esempio in cui l’uomo dimostra la capacità di ascolto e comprensione del linguaggio della Natura riuscendo a stabilire con essa un rapporto empatico, un dialogo. L’esatta direzione contraria dell’invasione e deturpazione dell’ambiente naturale.
L’ installazione ha un valore metaforico( il ciclo vitale della natura e la sua energia) ed un messaggio che incita alla preservazione della Natura, al suo rispetto, al rispetto di se stessi e della proprio identità culturale.
Scelto, l’albero di ulivo più debole, la cui crescita era ostacolata dai fori venti, è stata creata una struttura cubica di legno,(205x215x225 cm) a cui sono state agganciate strisce di tela dipinta e di garza nera e rossa. Dopo un mese esatto i forti venti provenienti dal mare avevano in parte distrutto e strappato la trama protettiva in tela e tessuto, per cui si è reso necessario un intervento di “manutenzione” con l’aggiunta di nuove strisce orizzontali e verticali di materiali e colori diversi.
Una struttura in legno, colorata, posta di fronte il paesino di Realmonte, arroccato su una collina, custodisce maternamente un piccolo ulivo, il più piccolo del campo, abbracciato da pietre nere. Il vento oltrepassa i panni che lo cingono. Dall'uscio, lo sguardo del fruitore risulta obbligato a osservare una prospettiva aerea.
Dario Orphée La Mendola
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