Träume sind Schäume

Träume sind Schäume

Installazione, Sacro / Mitologico, Natura, Morte, Memoria, Materiali vari, 400x150x100cm
Träume sind Schäume

Oggigiorno i sogni appaiono sempre più una specie di incitamento al fare della propria vita una scelta di ricchezza e gioia, una sorta di modo di dire; sogna ad occhi aperti o realizza il sogno della tua vita si dice, puntando solo al lato estetico e commerciale di un futuro migliore.

Noi invece lo intendiamo come lato oscuro, instabile e ricco di passato, perchè non si sogna ciò che non ci ha mai attraversato. Così, pieno immagini paurose senza apparente senso, ci sentiamo di nuovo pieni di quella sostanza extra-quotidiana, che può arricchire il nostro essere quando sappiamo accettare i sogni nel nostro presente.

Lo spazio, come opera totale, è concepito come un luogo sognante pieno della consapevolezza che siamo fatti anche di sogno e di incubi, quasi cinematografici, come ambienti visivi e sonori fatti di impalpabili rimemorazioni per restare irretiti in un extra-mondo, orientato alla scoperta delle proprie limitatezze, paure ed interiorità nascoste.

Il Collettivo instabile Morelli Mazzesi è un progetto in divenire dal 2014 con le primo opere di "Concrezioni".
Qui propone un viaggio nel territorio della memoria interiore, attraverso un incedere profondo, coagulando la propria indagine attorno alla frase "I sogni sono schiuma" di freudiana memoria.

Maria Giovanna Morelli, artista che predilige l’agglomerazione della materia plastica riciclata, la carta, l’intaglio, le cartine geografiche in teche di plexiglass e la pittura, qui indaga il tema con una installazione collettiva di grandi dimensioni nella quale inserisci la parte terrena e materica, con sedie antiche di casa e materiali ritrovati.
Gianni Mazzesi, che utilizza la fotografia solitamente come esperienza della memoria individuale e sociale, che agglomera insieme a materiale organico come legno, filo di lana, pietra o il plexiglass nelle sue installazioni e opere video, qui propone delle fotografie bianche, aeree e silenziose, che collegano l'etere alla terra.

Grazie
Collettivo Instabile Morelli Mazzesi

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Träume sind Schäume

Nowadays dreams appear increasingly a kind of incitement to make his life a choice of wealth and joy, a kind of figure of speech; daydreaming or realizes the dream of your life is said, pointing only to the aesthetic and commercial side of a better future.

Instead, we know it as the dark side, unstable and full of the past, because you do not dream that we were never crossed. So, full frightening images without apparent sense, we feel again full of that extra-daily substance, which can enrich our being when we accept the dreams in our present.

The space, as total work, is designed as a dreamy place full of the knowledge that we are also made of dreams and nightmares, almost cinematic, as visual and sound environments made of impalpable rimemorazioni to remain enmeshed in an off-world, oriented to the discovery of their limitatezze, fears and hidden interiority.

The Collettivo Instabile Morelli Mazzesi is an ongoing project in 2014 with the first works of "Concrezioni" (Concretions).
Here proposes a journey to the inner memory through a deep gait, coagulating its investigation around the phrase "Dreams are froth" of Freudian memory.Here proposes a journey to the inner memory through a deep gait, coagulating its investigation around the phrase "Dreams are froth" of Freudian memory.

Maria Giovanna Morelli, an artist who prefers the agglomeration of matter recycled plastic, paper, engraving, geographical maps in plexiglass display cases and painting, here explores the theme with a large collective installation in which you enter the part earthly and material, with antique chairs home and found materials.
Gianni Mazzesi, using photography as usually experience of individual and social memory, which agglomerates with organic material such as wood, wire, stone or plexiglass in his installations and video works, here offers white photographs, air and quiet, linking the ether to the earth.

Thanks
Collettivo Instabile Morelli Mazzesi
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Maria Giovanna Morelli

Fin da bambina ho portato la geografia con me. Tenevo l’Atlante in automobile durante le ferie estive e facevo da navigatore a mio padre mentre guidava. Oggi creo nuovi paesaggi sollevando lembi di vecchie carte geografiche. Le mappe ritornano in ogni mia realizzazione, qualsiasi sia la tecnica che utilizzo: diventano fondi nei dipinti, linee nel disegno o piccole sculture.
Gioco moltissimo con i miei figli e devo dire che questa attività mi porta ogni giorno a sviluppare una fortissima immaginazione che si ripercuote inevitabilmente sul mio lavoro. Trovo molto stimolante anche il confronto col pubblico, tutte le volte che espongo incontro qualcuno che mi spiega la sua visione, offrendomi spunti o chiavi di lettura diversi. Appunto le idee su dei block notes che porto sempre con me, a volte diventano opere concrete, spesso rimangono semplici annotazioni.
Nel 2015 fonda, con l'artista Gianni Mazzesi, Spazio Galleria Instabile e Collettivo Instabile, con la quale ha da poco presentato il nuovo progetto “Träume sind schäume” dopo "Concrezioni nel 2015.
Attualmente sta preparando la partecipazione ad ARTROOMS nel Gennaio del 2017 a Londra.
Nel 2015 partecipa anche al progetto WOP 2.0 Rigiocati Crevalcore – Spazi d’arte e di teatro per rigiocarsi la città, progetto a cura di Associazione CRAC- Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea e Teatro Onnivoro, in collaborazione col Comune di Crevalcore, Underground Studio Progetti e L.UN.A Libera Università delle Arti., primo step del progetto Cre- valcore 3.0, è ancora presente ad AAF Milano all’interno dello spazio Biart Gallery, partecipa con due opere installative allo Scrittura Festival di Ravenna nella mostra dal titolo Autografie.
Nel 2014 è presente ad AAF Milano, partecipa a diverse collettive organizzate da CRAC Arte e BiArt Gallery. L’opera “La Scatola delle Lucciole Piacenza” entra a far parte della collezione del MiM Museum in Motion ospitata presso il Castello di San Pietro in Cerro. Partecipa al Workshop di bulino tenuto dal Maestro Jurgen Czaschka.
Nel 2013 partecipa a diverse esposizioni tra cui Arte Piacenza dove riceve la menzione speciale della giuria al III premio Alias, collettiva a Reuss Galerie Berlino, mostra personale La Scatola delle Lucciole a Bagnacavallo RA, AAF Milano, collettiva Biart Gallery Naturalmente Natura.
Nel 2012 AAF Hamburg, collettiva presso Studio Iroko Milano, Contemporanea Forlì.
Nel 2012 fonda l‘associazione artistica BiArt gallery.
E’ laureata in Ingegneria Edile e frequenta la scuola d‘Arte B. Ramenghi di Bagnacavallo RA.
Nella vita lavorativa concilia l’attività di ingegnere con quella dell’artista.


Gianni Mazzesi

Fotografa fin da giovane integrando sempre più la found photography e il readymade ad altre forme artistiche come la grafica e la poesia visiva.
Pratica teatro e performance con il Laboratorio Teatrale Permanente ‘‘Le Belle Bandiere’’ fondato da Elena Bucci e Marco Sgrosso ed è formatore di Teatro nelle Terapie col Teatro Nucleo di Ferrara.
Ha frequentato workshop con Silvia Camporesi, Fulvio Bortolozzo, oltre al corso di ceramica con Fosca Boggi, presso la Scuola d’Arte Ramenghi di Bagnacavallo (RA).
Ha esposto a Ravenna dal 1985, poi dal 2009 a Roma per il Teatro Valle Occupato e a Lucca per Micromosso e MES.
Nel 2010 espone a Torino al "Lend Based Art Show" e a Seravezza Fotografia.
Nel 2011 a Roma al Macro Testaccio e all’Università degli Studi di Tor Vergata. Nel 2012 a Catania a Cromaticamente e a Barcellona per Ada Gallery. Nel 2013 a Verona ad “Art Byte” alla Galleria Cargo20, al Photo Lux OFF di Lucca, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, a Milano e a Paternò.
Seguono nel 2014/15 esposizioni a Bagnacavallo (RA) per BiART Gallery, al Cromatico PhotoFestival di Catania, al progetto WOP 2.0 a Crevalcore (BO), agli Antichi Chiostri Francescani e alla Biblioteca Classense di Ravenna, al MAW di Sulmona, alla Galleria SanVitale 41 di Massalombarda e a “Orizzonte Contemporaneo” presso la Cascina Farsetti di Villa Doria Pamphilj a Roma.
Nel 2016 espone presso lo Spazio CostaArena di Bologna per Art Night City di Arte Fiera, a Faenza, a Palazzo Albertini di Forlì per BiART Gallery, a “Frontiere passaggio e possibilità” nello spazio di Santa Maria delle Croci a Ravenna per CRAC ed è finalista al Premio Nocivelli.
Nel 2015 fonda, con l'artista Maria Giovanna Morelli, Spazio Galleria Instabile e Collettivo Instabile, con la quale ha da poco presentato il nuovo progetto “Träume sind schäume”.
Attualmente sta preparando la partecipazione alla collettiva di Spazio Porpora a Milano nel Dicembre di quest'anno e di ARTROOMS nel Gennaio del 2017 a Londra.

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