Il Gioco 2
Nel 2018 è stata pubblicata in Catalogo edito da Aurea Phoenix 64 pagine a colori (in omaggio nella spedizione).
Io definisco le mie Opere:
Depositi induriti di ogni cosa abbiamo toccato, guardato, annusato, indossato, desiderato e vissuto sono lì nella parte più profonda e irraggiungibile di noi.
Come il pulviscolo atmosferico che cade leggero e costante sulle cose e ne scandisce il tempo.
Come le ceneri ancora calde che portano con se la vita volatilizzandola.
Come la sabbia del deserto che viaggia e riposa tra interstizi invisibili di architetture gravitazionali.
Come i detriti che dopo un’esplosione si depositano sull’innocenza fossilizzandola.
Come le impronte su una coltre di neve morbida e bianca.
Come lo zucchero a velo sulla torta.
Come il talco sul pancino di un bebè.
Come il calcare sul percorso dell’acqua.
Come la ruggine che segna il contatto dell’aria.
COSÌ E IN ALTRI MILLE MODI LA NOSTRA VITA SI DEPOSITA SULLA NOSTRA ANIMA.
Così le opere risalgono la corrente dei ricordi del vissuto in cui il corpo e l’anima si descrivono tramite oggetti intimi di uso comune. Simbolicamente tramite l’apertura di armadi chiusi, di scatole chiuse, di stanze chiuse, di case chiuse, di pensieri segreti.
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