Core
Terminal Puente Aereo dell’ aeroporto internazionale El Dorado di Bogotà.
BERNARDO JARAMILLO OSSA Assassinato il 22 marzo del 1990 nell’ aeroporto di Bogotá, durante la campagna elettorale per la Presidenza della Repubblica. Legame con la UP: Presidente della UP dal 1987 al 1990, candidato presidenziale per la UP nel 1990, Senatore della Repubblica nel 1990, Deputato regionale della UP in Antioquia. Descrizione: Nacque il 2 settembre 1955 a Manizales. Fu sin da giovane coinvolto nella vita politica della regione di Antioquia, dove contribuì alla nascita della UP e ne fu uno dei principali dirigenti. Le sue capacità lo portarono presto ai vertici del partito, fino a correre per la Presidenza della Repubblica nel 1990. Fu proprio mentre riempiva le piazze colombiane con le sue idee di apertura democratica e proposte di soluzioni pacifiche al conflitto, che fu assassinato mentre si apprestava a prendere un volo per Santa Marta. Il 22 marzo del 1990 Bernardo arrivò alle 7.30 al Terminal Puente Aereo dell’aeroporto internazionale El Dorado di Bogotá, accompagnato dalla sua compagna, 11 guardie del dipartimento di sicurezza di Stato, 2 polizziotti e 2 guardaspalle della UP. Un ragazzo di 17 anni apri il fuoco all’interno dall’aeroporto con una mitraglia miningram calibro 9 mm, e ferì Bernardo con 4 colpi al torace, lasciandolo morto dopo pochi minuti di agonia tra le braccia della sua compagna. Per l’omicidio di Bernardo Jaramillo furono condannati come mandanti i fratelli Fidel e Carlos Castano, capi paramilitari della regione di Antioquia. Due anni dopo l’omicidio il sicario fu trovato morto con suo padre nelle strade di Medellín, nonostante dovesse trovarsi in riformatorio a Bogotá. Il 15 marzo del 2010 la Magistratura dello Stato ha dichiarato l’omicidio di Bernardo Jaramillo crimine di lesa umanità, insieme ad altri 33 casi della UP.
Ufficio di Gabriel Jaime Santamaria nel palazzo della Regione di Antioquia a Medellin.
GABRIEL JAIME SANTAMARIA Assassinato il 27 ottobre del 1989 nel suo ufficio nel palazzo della Regione di Antioquia a Medellín. Legame con la UP: Presidente della UP della regione di Antioquia nel 1985. Deputato regionale per la UP dal 1986. Descrizione: Nacque il 20 novembre del 1946 a Medellín. Gabriel iniziò la sua attività politica a 18 anni nel partito comunista di Medellin. Sposato e con due figlie piccole, entrò nella UP nel 1985 come dirigente regionale. Il 17 dicembre del 1987 sopravvisse ad un attentato perpetrato mentre era alla guida della sua macchina con mitragliatrici e una granata. Solo dopo un anno di terapie riprese a camminare, ma rimase affetto da una paralisi parziale del corpo. Nel pomeriggio del 27 ottobre del 1989 venne ucciso con due colpi di arma da fuoco nel suo ufficio all’interno del palazzo della Regione a Medellín. La scorta dello Stato uccise immediatamente il sicario, un ragazzo di 20 anni figlio della vicina della moglie di Gabriel. L’ex-paramilitare chiamato Don Berna ha rivelato dalla sua estradizione negli Stati Uniti che l’omicidio fu ordinato da Carlos Castano, noto capo paramilitare, e realizzato con l’aiuto del Dipartimento di Sicurezza dello Stato.
Edificio Bonanza 1 in Carrera 24 con calle 35, nel barrio Santa Ines di Villaviciencio.
JOSÉ RODRIGO OROZCO Assassinato Il 26 novembre del 1992 davanti alla sua casa a Villavicencio. Legame con la UP: Sindaco del comune di Puerto Rico per la Up dal 1986 al 1988, Deputato regionale della UP nel Meta dal 1990 al 1992. Descrizione: Nacque nella regione del Meta nel 1956, insegnante e riconosciuto leader politico. Sposò Maria Mercedes Mendez nel 1979, che fu sindaca del municipio di El Castillo per la UP proprio mentre lui era stato eletto come deputato regionale. Visto il rischio per le loro vite e le continue minacce mandarono le loro 4 figlie a vivere da un’amica in un'altra regione del paese. Meria Mercedes fu assassinata 6 mesi prima di José nel massacro di Cano Sibao dove persero la vita anche altri 4 dirigenti della UP. Il 26 novembre del 1992 Josè stava rientrando a casa nel barrio Santa Ines di Villaviciencio, quando 2 sicari a bordo di una moto Suzuki rossa lo colpirono con 5 colpi di pistola. I sicari erano accompagnati da 2 agenti della polizia che furono trasferiti il giorno successivo. La scorta a cui era affidato José era stata revocata la settimana precedente.
Incrocio tra la Av. 1 de mayo e Carrera 22 Sur a Bogotà.
JULIO ALFONSO POVEDA Assassinato il 17 febbraio del 1999 nella sua macchina nella zona sud di Bogotá. Legame con la UP: Fondatore e dirigente della UP, leader del movimento contadino e sindacalista. Descrizione: Nacque il 24 maggio del 1924 a Bogotá. Si distinse per l’impegno come leader del movimento contadino e del cooperativismo agricolo in varie regioni della Colombia. Durante la sua vita fu costantemente minacciato, detenuto arbitrariamente per 17 giorni e torturato. Fu in questa occasione che riportò danni permanenti alla colonna vertebrale. Il 17 febbraio del 1999 si stava dirigendo ad una visita medica con sua moglie e l’autista, quando furono affiancati da 2 moto ed una macchina al un semaforo tra Av. 1 de mayo e Carrera 22 Sur. I sicari fecero fuoco uccidendo Julio con 5 colpi alla testa e ferendo l’autista e sua moglie Tulia Sofia. Durante la veglia funebre realizzata al consiglio comunale di Bogotá una chiamata anonima denunciò la presenza di una bomba e gli invitati dovettero abbandonare la sala. Un mese dopo la casa della famiglia fu crivellata di colpi di arma da fuoco e sua moglie e i 5 figli dovettero trasferirsi. Nel 2013 il Consiglio di Stato colombiano ha condannato il Ministero della Difesa e l’Esercito per mancata tutela del diritto alla vita nell’ambito dell’omicidio di Julio Alfonso Poveda.
Autostrada Medellin - Bogotà
JORGE ENRIQUE SOTO Desaparecido il 15 luglio del 1986 sull’autostrada Medellín - Bogotá. Legame con la UP: militante del partito e leader studentesco. Descrizione: Nacque a Bogotà il 20 giugno 1961. Passò la sua gioventù nella regione di Urabà, dove fu segretario regionale dei giovani della UP. Dopo ripetute minacce e una detenzione arbitraria da parte dell’esercito decise di trasferirsi a Medellín dove collaborò con il quotidiano Voz. Il 15 luglio del 1986 partì con l’amico e militante Germán Arturo Garro per assistere a Bogotá ad una riunione del partito. Dopo un’ultima telefonata ai suoi genitori per chiedere come stava sua figlia di 2 anni, non si mise più in contatto con i familiari. Jorge e il suo amico Germán non arrivarono mai a Bogotá. Negli anni successivi I genitori e I 3 fratelli furono costantemente minacciati e forzati più volte a cambiare città.
Altre opere
Caso collettivo 11.227
Lo sterminio dell’ Union Patriotica in Colombia
Il 12 marzo 1997 la Corte interamericana dei diritti umani apre il caso 11.227, relativo allo sterminio del partito politico colombiano Union Patriotica e dei suoi sostenitori. Il caso venne presentato dalla Corporacion Reiniciar, rappresentante delle vittime e l’associazione colombiana di giuristi. Nel suo rapporto di ammissione la corte dichiara “I fatti allegati dai petizionari espongono una situazione che condivide molte caratteristiche con il fenomeno del genocidio e si potrebbe pensare che lo costituiscano, interpretando questo termine in conformità con il suo uso corrente”.
La Union Patriotica fu fondata nel 1985 in occasione del processo di pace tra gruppi ribelli della FARC e ELN ed il presidente Belisario Betancur. Il partito avrebbe garantito l’accesso ai guerriglieri che avessero scelto una via legale e pacifica per fare politica. Il governo dalla sua parte avrebbe dovuto concedere a “la Union Patriotica e ai suoi dirigenti le garanzie e la sicurezze indispensabili perché possa sviluppare in forma identica a qualsiasi altro raggruppamento politico, la sua azione proselitista ed elettorale. Inoltre il governo assicura a le FARC le garanzie e sicurezze che necessitano per il processo di incorporazione dei suoi leader a la vita politica legale.”
Il movimento nascente presenta una piattaforma di 20 punti che contiene riforme politiche democratiche, sociali ed economiche come la riforma agraria, la nazionalizzazione delle risorse naturali e ed un modello economico nazionale distinto del capitalismo globale.
Dopo le elezione del 1986 dove la UP conquista una quantità di voti mai raggiunta da un partito di sinistra nel paese, iniziano a verificarsi omicidi e sparizione forzate di suoi dirigenti politici o militanti. Quello che all’inizio poteva sembrare una coincidenza si delinea lentamente come una persecuzione sistematica per eliminare il partito e infondere terrore nei suoi sostenitori.
Tra il 1986 e il 2006 due candidati presidenziali, 8 congressisti, 13 deputati, 70 consiglieri, 11 sindaci e circa 3.000 dei suoi militanti furono assassinati da parte di gruppi paramilitari e membri della forza di sicurezza dello stato (esercito, polizia e servizi segreti). Molti di quelli che sopravvissero e delle loro famiglie abbandonarono il paese o si nascosero per sfuggire alla violenza.
In Colombia il 95% dei delitti commessi nei confronti della UP infatti sono rimasti completamente impuniti.
Il caso 11.227 è in processo da quasi 20 anni al tribunale della Corte Interamericana dei diritti umani e i familiari delle vittime sperano che molto presto si giunga ad una sentenza.
Il progetto vuole raccontare alcuni dei fatti più significativi di questa drammatica vicenda, ricostruendo la storia di alcuni casi di omicidio, strage, sparizione forzata ed esilio depositati alla Corte Interamericana. La narrazione è costruita fotografando i luoghi dove sono avvenuti i fatti con paesaggi e dettagli; e raccogliendo materiali dalle famiglie stesse o da archivi pubblici. Ogni caso è accompagnato da un breve testo di introduzione. I racconti visivi cercheranno di ricostruire la complessità delle vicende, analizzando la loro sistematicità e ferocia, e rendendo umane e personali le vicende.
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