Primavera,estate,autunno,inverno e ancora primavera

Primavera,estate,autunno,inverno e ancora primavera

Pittura, Spiritualità, Tecnica mista, 200x160x2cm
Le quattro stagioni, 2011

Comunicare o suscitare emozioni attraverso immagini manufatte è la missione capitale del pittore e tale sfida può essere affrontata ricorrendo a profili, colori o materie, da calibrarsi attentamente in funzione del tema scelto e dell’idea/sensazione personale con cui lo s’intende interpretare.
Il riferimento al mondo sensibile, alla realtà immanente, corporea, è anche una delle chiavi di lettura del lavoro, insieme al concetto di passaggio, di trasformazione e magari anche di perenne ripetizione, idea che, incarnata nelle stagioni, costituisce la dimensione temporale che accompagna ogni fenomeno che si dà nello spazio, dipinti compresi.
L’opera è ispirata a “Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera” , un film del 2003 diretto da Kim Ki-duk.
Il film è ambientato in un eremo buddista al centro di un lago, in una foresta incontaminata, e racconta la vita di un monaco buddista attraverso le stagioni della sua vita.
La pellicola è divisa in 5 segmenti (le cinque stagioni del titolo) e ogni segmento descrive una fase differente della vita del monaco.

Primavera
La storia comincia con la presenza di un anziano monaco e del suo giovanissimo discepolo e novizio, che vivono in un eremo galleggiante al centro di un laghetto. Il novizio è il protagonista del film. Durante la “primavera” della sua esistenza, il giovane novizio scopre l’importanza e il rispetto della vita, grazie soprattutto alla rigida educazione impostagli dal suo maestro. Infatti questo, per punire il bambino per il suo atteggiamento violento e cinico nei confronti di alcuni animali del bosco, lo punisce infliggendogli la stessa pena. In questa parte del film, nell’eremo è presente un cane.

Estate
La vita del giovane monaco, divenuto ormai un adolescente, viene stravolta dall’arrivo nell'eremo di una donna con sua figlia, anche lei adolescente ma malata. Alla richiesta della madre, il vecchio monaco accondiscende a che la ragazza resti nel monastero per poter curare il suo male, anche se il maestro ritiene che il problema non sia fisico, bensì interiore. La presenza della ragazza turba profondamente il giovane monaco, al punto che i due cederanno alle loro tentazioni, apparentemente all’insaputa del vecchio monaco. Il giovane monaco, innamorato della ragazza ormai guarita e partita per tornare nel mondo “reale”, scapperà dall’eremo per poterla raggiungere. In questa “stagione”, nell’eremo è presente un gallo.

Autunno
Il vecchio monaco continua la sua vita solitaria nell’eremo e, per caso, scopre su una pagina di giornale che un trentenne è in fuga dopo aver ucciso sua moglie per gelosia. Il fuggitivo è proprio il giovane monaco, che si rifugia nell’eremo presso il suo maestro, e dove tenta anche il suicidio ma è prontamente fermato dal vecchio. In questa parte del film, nell’eremo è presente un gatto bianco. Per aiutare a ritrovare la pace interiore, il vecchio monaco assegna al giovane un lavoro di grande calma e meticolosità: incidere nel legno del basamento del tempio l’intero testo cinese del Sutra del Cuore della Perfezione della Saggezza, che egli stesso dipinge sul legno usando la punta della coda del gatto come pennello. Intanto, però, due poliziotti riescono a scovare il giovane omicida ma accettano, su richiesta del maestro, di portarlo via solo a lavoro concluso. L’indomani mattina il giovane termina il lavoro e parte con i due poliziotti. Tempo dopo il vecchio monaco, ormai invecchiato e debole, decide di mettere fine alla sua vita, consapevole di aver adempiuto al suo compito, dandosi fuoco su una pira funebre nella sua barca al centro del lago. Dalla barca esce un serpente, che entra nell’eremo.

Inverno
Ormai divenuto un uomo maturo, il discepolo del defunto maestro torna all’eremo, dove tutto è ghiacciato per il freddo, con il serpente lì ad aspettare. Dopo aver scoperto la fine del proprio maestro, il monaco comincia ad esercitarsi nelle arti marziali. Ma la sua vita cambia allorquando una giovane donna lascerà nel convento alle attenzioni del monaco il suo piccolissimo figlio. Questa, mentre cerca di allontanarsi nel cuore della notte, cade in un buco nel lago ghiacciato che il monaco aveva scavato in precedenza per estrarre l’acqua per bere e lavarsi, e finisce annegata. Il giorno successivo il monaco ritrova il suo cadavere, e reagisce legando al suo corpo la grande pietra circolare del monastero e si arrampica sulla sommità della montagna circostante più elevata portando un’altra statua, che dispone lì, rivolta verso il lago.

... e ancora primavera
Il ciclo della vita riprende: il monaco si prenderà cura del bambino, che intanto è cresciuto, così come il vecchio defunto monaco aveva fatto tempo addietro con lui. Stavolta nell’eremo è presente una tartaruga.


The Four Seasons, 2011
To communicate and elicit emotions through manufactured images is the painter`s mission and this challenge can be faced using outlines, colours or materials carefully calculated according to the theme and the idea/personal sensation chosen to interpret it.
The connection to the perceivable world, to the bodily, immanent reality, is one of the key to reading the work, together with the concept of transition, transformation and, why not, eternal repetition, an idea which is embodied by the seasons and represents the temporal dimension of every phenomen occuring in space, paintings included.
The work is inspired by “Spring, summer, autumn, winter... and again spring”, a 2003 movie directed by Kim Ki-duk.
The film is set in a Buddhist hermitage in the middle of a lake, in an uncontaminated forest, and tells the story of a Buddhist monk through the seasons of his life.
The movie is divided into 5 segments (the five seasons of the title) and each segment describes a different stage in the life of the monk.
Spring
The story starts with an old monk and his very young disciple and novice, living on a floating hermitage in the middle of a small lake. The novice is the main character of the movie. During the “spring” of his life, the young novice discovers the importance and respect for life, thanks to the strict education imposed by his master. In order to punish the child for his violent and cynical behaviour towards animals, the master treats him in the same way. In this part of the movie, there is a dog.

Summer
The young monk´s life, now a teenager, is upset by the arrival of a woman and her sick teenage girl at the hermitage. After the woman´s request, the old monk agrees to the temporary stay of the girl at the hermitage to cure her disease, even if he thinks her problem is not physical, but spiritual. The presence of the girl shocks the young monk deeply, until they succumb to temptation, apparently behind the backs of the old monk. The young monk, in love with the girl who has now recovered and left for the “real world”, will run away from the hermitage to reach her. In this “season”, there is a roorster at the hermitage.

Autumn
The old monk goes on with his lonely life at the hermitage and, by chance, on a newspaper page, he finds out that a thirty-year-old man is escaping after killing his wife because of jealousy. The runaway is the young monk who seeks refuge at his master’s hermitage and tries to commit suicide, but he is promply stopped by the old monk. In this part of the movie, there is a white cat at the hermitage. The old monk gives the young man a task of great calm and precision to help him to find spiritual peace: he will carve the whole Chinese text of “Sutra of Heart of Perfection of Wisdom” on the wood base of the temple using the tip of a cat tail as paint brush. In the meanwhile two policemen find the young killer and they accept , on demand of the master, to take him away at the end of his task. The following day the young monk finishes his job and leaves with the policemen. Long after, the old and weak monk, knowing he has fulfilled his task, decides to end his life and sets himself on fire on a funeral pyre on his boat in the middle of the lake. A snake, who comes out of the boat, enters the hermitage.

Winter
Being an adult, the disciple of the dead master comes back to the hermitage where everything is frozen and he finds the snake waiting. After discovering the ending of his master, he starts practising in martial arts. But his life will change when a young woman gives her baby to him. As she is trying to leave the hermitage at night, she fells in a hole, digged by the monk on the frozen lake to wash and drink, and she drowns. The following day the monk finds her dead body and ties it to the big circular stone of the hermitage; he climbs to the peak of the highest mountain with another statue that puts there, pointing at the lake.
... and, again, spring
The cycle of life goes on: the monk will look after the baby, who has grown up in the meanwhile, as the dead old monk did with him before. Now there is a turtle at the hermitage.

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