ANNUNCIAZIONE CON STORIE DI SANTE

ANNUNCIAZIONE CON STORIE DI SANTE

Richiama le pale d’altare del Medioevo e Rinascimento, con tanto di predella. La Ma-Donna annunciata, divisa tra luce ed ombra, tra accettazione e rifiuto, ha già obbedito, suo malgrado, al comando proveniente dall’alto, visto che è già gravida; sta sull’attenti, come a dire:”Eccomi qua, sono pronta”; ma nel suo sguardo pare essere lontana anni luce, in un'altra dimensione. Inoltre i suoi piedi sono posati su una corona di spine: consapevolezza del proprio destino e di quello di suo figlio, un destino glorioso, ma sicuramente pesante da accettare, gioia e dolore, orgoglio e sconfitta. L’annuncio le viene dato da due “angeli” molto particolari: una donna che indossa il velo nero e gli occhiali scuri, già pronta per il funerale di questo nascituro, un uomo sempre con gli occhiali ed il viso accigliato, arrabbiato, come se non gradisse molto questo messaggio profetico. D’altronde, come biasimarlo? Anche se posti tra i rami dell’albero della vita, non è certo di vita che sembra stiano parlando.
Nella predella le “storie di sante”: fotomodelle giovani, belle, ricche ed invidiate, ma non certo felici, anzi in atteggiamento rassegnato e depresso, quasi doloroso, da martiri, appunto, vittime di canoni vacui e futili, imposti loro a volte già da bambine.

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