Fotografia Digitale, Politico/Sociale, 70x50cm
Un conflitto che dura da due anni e mezzo e non riesce a placare la violenza nel conflitto in Ucraina. I separatisti filo-russi hanno proclamato l'indipendenza, ma la loro terra è ancora teatro di battaglie quotidiane, una guerra congelata. In inverno è già buio alle 17:00, quando inizia il coprifuoco. Chiunque sia ancora sulla strada corre a casa per mettersi in sicurezza nei vecchi bunker sovietici, ancora utili ripari dall'artiglieria pesante. Le persone barricano le loro finestre con legno, cartone e le giacche antiproiettile di soldati morti, al fine di nascondere la luce delle loro candele. Percorrendo la prima linea in territorio ucraino (l'ATO o anti-terrorismo Zone Operation) è come sfogliare il libro degli ultimi 60 anni e più di storia sovietica. "E' una guerra politica", hanno detto i soldati. "Se volessimo ci vorrebbero solo un paio di mesi per sfondare e riconquistare la nostra terra che è stato occupata, ma si tratta di una questione politica, così giochiamo al gatto e al topo". Un mix di volontari, soldati ucraini , milizie e mercenari pattugliano le trincee e combattono in prima linea, senza alcun controllo centrale, vivono in scantinati distrutti senza luce e cibo. La seconda e la terza linea sono controllate dall'esercito regolare ucraino. Nessuno al mondo parla di questa guerra dimenticata, ma le armi sparano ogni giorno, e la gente continua a morire.
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celeste,
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