"Liquidi 11" o "Prima, durante e dopo", trittico.
L’artista riflette sui cambiamenti del mondo conosciuto e di come le nostre certezze si sciolgano insieme a lui.
Il nostro passato s’intreccia al dinamismo contemporaneo della percezione elettronica.
La nostra era già caratterizzata dall’ossessione compulsiva sulla quantità delle cose da fare, da vedere e da sapere ed è stata ancora trasformata da uno dei mezzi elettronici più potenti che ci sia stato fino adesso, internet. Con il flusso continuo e incessante di dati e la sua dinamica anarchica, la rete pervade la nostra vita personale. I cambiamenti introdotti hanno ancora mutato il concetto del tempo, perché riproduce la velocità con cui si muovono le informazioni e la loro attuazione.
Non esistono più le solide informazioni ma ben sì i resti liquidi di quello che fu.
A modo di difessa in questo ultimo lavoro la sua ricerca acquista una nuova dimensione. L'artista approfondisce le possibilità della sua pittura e crea nuovi stimoli visivi proponendo una visione pittorica dell'idea di velocità diversa e più intima, si ottiene una sorta di “potenza del sottile”.
In questo caso l'azione realizata viene congelata in tre istanti diversi.
Attraverso la mitificazione degli attimi quotidiani si realizza un'indagine nella psiche più profonda.
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