XIX:II

L’opera sorge da un’intensa influenza del pensiero filosofico di Novalis e Fitche, basata sull’importanza della contraddizione intesa come connubio del tutto. La contraddizione inerente alla nostra natura ontologica è alla base dell’essenza della conoscenza assoluta dell’essere.
Così l’orologio essendo speculare, allude alla purezza del Tempo dentro la sua contraddizione: La mortalità di esse, contenuta nella propria immortalità (nel suo carattere imperativo)
Dunque, su quest’opera, avendo alla base della musa la concitazione latente di una reminiscenza che segnò la mia vita, ho mostrato che anche se quello spasmo del tempo è rimasto bloccato nella mia musa, esse continua a scorrere.
La lancetta che detta ogni secondo può passare inavvertita come un respiro, oppure può echeggiare il battito del cuore fino ad assordire la vita che gli passa davanti.