Rossa era e... il volo
Dall’altra, attraverso l’astrazione, si supera la realtà e si va al cuore della percezione. La contemplazione è un aspetto saliente di tutta l’arte astratta. Con l’astrazione le forme della natura diventano forme della mente.
Nel dittico una donna riflette. Le donne sono da molto tempo al centro della mia ricerca in pittura. I suoi capelli hanno il colore della passione. Il colore delle emozioni. I capelli che incorniciano il volto in “Rossa era e...” travalicano i confini della tela per approdare in un’altra dimensione visiva, dove tagliano piani prospettici inusuali e diventano i confini di superfici eteree. Sono fatti di pensieri che non si possono vedere nè esprimere. Descrivono uno spazio immaginario e apparentemente irreale. Eppure il pettirosso in volo ci avvisa che la sensazione di spaesamento è frutto di un malinteso. Sembra dirci che tutto è reale. La materia di cui sono fatti i sogni è la stessa con cui fissiamo le nostre coordinate nel mondo. In quest’opera cerco di dare voce ai bisbigli confusi con cui i sogni ci ricordano la nostra esistenza...
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