In cammino
E’ nato da un disagio interiore, da una necessità di sentire e far sentire e vedere l’umanità in questa tragedia.
E’ nato da una visualizzazione:
Figure in fila, si ripetono sul muro all’infinito come un mantra
Il micro, le piccole dimensioni delle figure, stimolano ad
avvicinarsi per compiere un primo, primordiale passo, guardare.
L’assenza di terra e orizzonte, pone l’attenzione sul Cammino, in
un tempo sospeso, unica certezza la guerra e così l’assenza di un
volto o di una cultura, la pone sull’essere umano che è in
cammino
Fa parte dell’idea-allestimento, una cassa in legno con all’interno dei ventilatori che, con un ritmo scandito di 10 secondi, accensione e spegnimento, in loop, gonfiano e sgonfiano delle maglie poste su un telaio, adagiato sopra la cassa.
Anche qui, un mantra di pieno vuoto, vita morte.
Un grande pannello rettangolare bianco, 2.50x90cm con all’interno la forma in negativo di un uomo, visto frontalmente, sarà sospeso, la sagoma in positivo è invece adagiata a terra.
Il pannello sospeso con la figura in negativo, rappresenta l’ambiente, la realtà; la sagoma in positivo dell’uomo, è a terra e rappresenta se stesso, la dignità.
L’idea di un video che esprima il tutto, nasce dall’esigenza di raccontare il cammino itinerante dell’essere umano, in fuga dalla guerra, in cerca di una nuova vita.
Se la casa è uno dei bisogni primari, l’installazione avviene nelle abitazioni, nei quartieri, nell’ambiente che viviamo quotidianamente.
Un'accoglienza simbolica
L’obbiettivo è forse quello di avvicinarsi in maniera diversa ad una realtà quanto mai drammatica e disarmante. Per sviluppare Riflessione Compassione Umanità Azione Condivisione e Accoglienza.
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