"Un altro giorno"

"Un altro giorno"

Pittura, Viaggi, Politico/Sociale, Libertà, Tecnica mista, 150x100x4cm
A primo acchito il dipinto "Un altro giorno" potrebbe apparire triste e cupo per via della sua intensa monocromia nera, ma con una lettura più approfondita si riesce a percepire una visione tutt'altro che tetra.
L'opera fa parte di un progetto nato quasi per caso, la necessità di realizzare questo ciclo pittorico è nato da un avvenimento imprevisto vissuto dall'artista stesso di notte, in mare su di una barchetta, quando assistette ad un’onda anomala. La vicenda creò panico sull'imbarcazione e il rischio di ritrovarsi in acqua provocò nell'artista sensazioni simili a quelle vissute dai profughi.
La colorazione nera sicuramente rimanda ad una situazione notturna, ma in secondo luogo fa riferimento anche al colore della pelle di tutti quei naufraghi che s’imbattono in lunghi viaggi alla ricerca di una vita senza povertà.
Lo scopo del dipinto non è quello di tradurre il trauma di un viaggio alla deriva, quanto, piuttosto, quello di rappresentare il momento in cui si scorge le terra ferma, quel particolare momento in cui il trauma dell’abbandono della propria terra trova consolazione nell'intravedere le nostre coste.
Con la stesura di piccole zone di trasparente satinato sul nero acrilico, l’artista riesce ad ottenere dei riflessi che permettono una diversa percezione dell’opera da diverse angolazioni, rimandando così ai riflessi della luna. La sensazione che si prova nell'osservarlo è, quindi, di tranquillità e pace; la forte dominazione del nero è perfettamente armonizzata dalla luce artificiale riflessa sul trasparente satinato.
Nessuno di noi può capire realmente cosa può provare un profugo nel vedere scorci del nostro paese, ma sicuramente l’artista De Gabriele è riuscito sapientemente a suggerircelo.

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