Azolo (trittico)
AZOLO. È il termine con cui in Sicilia si identifica il colore indaco. Si tratta di una polvere usata anticamente per la biancheria che, dopo il lavaggio, veniva risciacquata in acqua e azolo per togliere l’ingiallimento che spesso il tempo, l’usura ed i raggi solari provocavano alle lenzuola. In realtà il giallo veniva coperto dalla tinta azzurrata dell’indaco e magicamente ritrovava il suo splendore apparendo più pulita. Questa polvere colorata non veniva usata solo per lavare la biancheria, in molti paesi le facciate delle case venivano tinteggiate di azolo, un po’ per dare una velatura color indaco alla calce ma anche perché si riteneva che avesse il potere di tenere lontani gli insetti. A volte anche le alcove interne venivano “azzolate”. In alcuni paesi del palermitano, (Altofonte) vecchie pareti esterne scrostate dal tempo appaiono ancora tendenti all’azzurro.
Affascinato dai ricordi legati a questo colore ho provato ad utilizzare l’azolo per la realizzazione di alcuni miei lavori, attraverso un processo di costruzione pittorica metodica ed intuitiva, e ancora decostruendo e riposizionando strisce di carta e tela di colore indaco su supporto di cartone.
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