"Campi di sterminio"
Nel ghetto di Terezin
Voleva correre tra l’erba
profumata;
non riusciva a toccarla
né a vederla:
era un piccolo ebreo
senza calore,
con lo sguardo già greve
di pena,
chiuso nel ghetto.
Un recinto limitato
e fango consumato,
filo spinato a puntellare
il dolore
d’una gente senza patria.
-Se volerò – sognava il fanciullo
che mostrava al vento
tutte le sue tenere ossa,
-se volerò – sognava –
toccherò l’azzurro cielo,
vedrò un verde prato.
E il sorriso
gl’illuminava il viso
come fiore
che s’apriva al sole
e lo faceva bello.
Nel ghetto di Terezin
non c’era luce
per vivere,
né speranza per resistere.
C’era solo un sogno di bimbo
che voleva volare
nel cielo azzurro.
Giuliana Angeli Donati
(Da “Tu cammini, uomo, accanto a me…” Edizioni Biemmegraf, Macerata)
Una mia grafica ed una poesia di mia madre.
Commenti 11
Purtroppo mia madre è morta otto anni fa, ma sicuramente ne sarà felice.
Grazie, cara Francesca!
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