Letizia Ardillo "Più avanti ancora"

Letizia Ardillo "Più avanti ancora"

Gerda Taro- Arte, Guerra e Ribellione
Letizia Ardillo
Libro d’artista
Titolo: “Ancora più avanti”
Tecnica mista su pagine di libro antico, collage e carboncino, foglia d’oro e d’argento.
Dimensioni a libro aperto 30 b x 22 h

Della breve vita di Gerda Taro ci colpisce la sua passione verso tutto ciò che è estremo, la sua essenza rivoluzionaria si estende oltre la sua esistenza. Non c’è da stupirsi che sia stata un’ottima fotografa, con la sua Leica ha messo in luce i protagonisti della guerra, combattenti e civili. Il suo occhio fotografico la spingeva ad andare oltre, sempre più vicina ai dettagli ai particolari. Questo aspetto ha ispirato il titolo dell’opera: “Ancora più avanti”, una frase che può essere letta cogliendone il senso di ribellione o come consiglio per acuire sempre di più la vista per cogliere l’entità delle cose. Il libro d’artista “Ancora più avanti” è stato realizzato utilizzando un libro dell’epoca di Gerda. Le sue pagine sono state scavate, ritagliate in modo da creare profili circolari che ricordano la forma aperta e chiusa della lente di una macchina fotografica.
E’ la metafora della vita e della morte vista attraverso la logica del pieno e del vuoto, dell’oro e dell’argento. Nella prima immagine è visibile l’esplosione della vita, dove piccoli frammenti dorati ci danno l’idea delle scintille vitali della giovane fotografa, ma volendo estendere il discorso sono le scintille di tutte le donne rivoluzionarie che hanno travalicato il senso comune o semplicemente di quelle donne che hanno combattuto coraggiosamente una qualsiasi causa. Solo attraverso un atto di forza e di rottura si raggiunge un livello più alto, questo è il significato delle scintille dorate del libro che fuoriescono dalle sue pagine lacerate. La lente chiusa, rappresenta il trapasso, un vortice di forme si stringe a ventaglio intorno a un foro nero, come il segno preciso di un proiettile effettuato da un’arma da fuoco, quest’immagine ci fa tornare in mente la pistola che Gerda ha immortalato in una delle sue fotografie più famose: Addestramento di una donna della milizia repubblicana spagnola del 1936.

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