Evo-Devo
evo” sta per “evoluzione” e “devo” per “development” (crescita). In termini generali, la evolutionary developmental biology (evo-devo) può essere definita come un campo di ricerca che indaga la storia naturale nella prospettiva dei meccanismi che presiedono alla formazione dell’individuo. In questo ambito, si è scoperto che in natura esiste la possibilità di modificare la regolazione di geni per l’espressione di funzioni inedite, o comunque di cooptare una struttura per un compito adattivo diverso da quello cui era destinata: ci sono meccanismi genetici che attivano/disattivano gli interruttori e geni regolatori che a loro volta determinano forma, collocazione e dimensioni di ciascuna struttura.
In sintesi, si tratta di un mismatch: da un lato, c’è l’evoluzione umana, che è lenta, ha bisogno di molto tempo e si misura in centinaia di migliaia (se non di milioni) di anni; dall’altro c’è la crescita tecnologica ed economica, che invece è rapida, troppo rapida per i tempi dell’evoluzione, dato che la si misura talvolta in decine di anni. Quando così accade, può capitare che avvenga uno sfasamento temporale. In questi casi, l’essere umano non riesce a fare suo, geneticamente e psicologicamente, il tempo della crescita esterna (tecnologica eccetera). In seguito a questo sfasamento temporale, come individui e come specie possiamo subire danni enormi e non (facilmente) controllabili. Ed è proprio per questo che l’essere umano si sente impotente.
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