Pittura, Figura umana, Acrilico, 80x80x2cm
l ricordo immediato va ad una serie di artisti de-costruttori, de-formanti il reale, s-frenati (=liberi da vincoli),da Picasso a Mirò ,da Balla a Severini a Basquiat, a Depero: una serie infinita di ribelli. Eppure quest’opera zeppa di riferimenti, di simboli, di apparente con-fusione ha il suo fascino, il suo centro di attenzione come cellula esplosiva nel Nudo chiarissimo, scomposto e vivisezionato, sfolgorante come un furia bianca che scede dalle scale. Ha la fulmineità di un’opera di Boccioni, ma Boccioni è un archetipo lontano, forse incosciente. Qui è il corpo spezzato in mille ali che genera un microcosmo polverizzato e polverizzante e che nel groviglio di segni riporta il nostro occhio all’essenziale: il corpo non è solo carne, ma vita immaginifica, libera e pensiero. Fascinoso.
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celeste,
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