buchi dentro
«Il lavoro intorno al nero rappresenta per me una ricerca intorno al paradigma femminile. I riferimenti sono le dee oscure dell’antichità , ma anche i luoghi dove la fertilità e la vita venivano venerati e ricercati, grotte, terra scura di limo fertile, ecc.[...] Da qualche anno, uso le trecce come elemento dialettico proprio per proporre un punto di vista femminile che possa cominciare a integrare un’energia maschile che permea fortemente ovunque la nostra cultura. La treccia è peculiare al mondo femminile, nasce da un gesto antichissimo che unisce, ma rapresenta anche la capigliatura della donna, ancora oggi discussa e simbolo di una difficoltà a convivere con la diversità che rappresenta. Bianche, fanno riferimento a la reclusione della donna, vissuta nell’oscurità dell'oblio per millenni". I “buchi dentro” vogliono essere un invito alla riflessione, al coraggio di “guardare dentro” i buchi neri della Terra, in osmosi con i buchi neri che ognuno porta dentro di sé: il dentro e fuori della natura diventano antropomorfi mediante un rapporto di rispecchiamento e di empatia con la Terra che ci accoglie e ci nutre.
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