La pittura non solo sopravvive, contro ogni pronostico, all'avvento di nuove forme di espressione visiva ma le “cannibalizza”, le introietta e le digerisce. Si forma così uno sterminato, mutevole vocabolario visivo che richiede un approccio alla materia sempre più culturale e linguistico. Le possibilità espressive si ampliano e si riconfigurano all'infinito; l'artista è perciò tenuto di continuo, secondo l'ammonimento di Matisse, a “ricominciare dalle fondamenta”.
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celeste,
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