Black Hate Infinity/Escape from Misantrophy
Un tavolo ricoperto da immagini graffiate in bianco e nero di ragazzi in festa, due libri chiave appoggiati: Ecstasy di Irvine Welsch (guru della Chemical Generation) e Psicanalisi dell' Amore di Erich Fromm. Un lettore cd e delle cuffie da cui viene emessa una musica aggressiva e complessa (metafora della misantropia). Una mio ritratto in bianco e nero sotto cui campeggia la masssima di Proust "Il vero viaggio di ricerca non consiste nel cercare nuovi luoghi, ma nell' avere nuovi occhi". Il tavolo e' sorretto da lattine di Heineken verde, l' alcolismo. Le foglie sul pavimento, il tempo che passa...
Black Hate Infinity/Escape From Misantrophy e' un' installazione dal carattere atmosferico che esprime attraverso oggetti simbolici debolezze personali, e temi tipici della mia ricerca artistica come edonismo, nichilismo, disagio psicologico, psicanalisi...
L' opera aldilà dei suoi significati piu' o meno evidenti si contraddistingue per il suo impatto visuale immediato, che proietta l' osservatore in un' atmosfera malinconica e decadente.
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