"Conversations"
l’illusione dell’ubiquità e della disincarnazione dell’affetto psicologico. Durante la sua permanenza presso l’HSF (Harlem Studio Fellowship), il contatto dell’artista con la sua famiglia e le amicizie più prossime oltremare è stato principalmente costituito dalle video chiamate quotidiane. Lei ha scattato fotografie dei suoi cari nei momenti in cui, causa il sovraffollamento del server, i loro lineamenti si disgregavano e i suoi genitori erano momentaneamente trasformati in una baconiana immagine sconvolta da un disordine virtuale tra
i pixel.
Estratto del testo critico di Raffaele Bedarida, New York, 2009
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